Sta crescendo. In fretta, forse troppo. Me ne accorgo quando siamo a casa, ma in vacanza la cosa si accentua anzi si moltiplica fuori da ogni aspettativa. Ne avevo già parlato in questo post, vi ricordate?
La prima parte della nostra vacanza a trovare i nonni in Sicilia è già terminata e siamo già tornati a casa. Poco più di 15 giorni immersi in un concentrato di luce, mare e di famiglia.
Noi torniamo a casa belli riposati e rigenerati (ci voleva!) dopo aver fatto un tuffo in una quotidianità familiare che, nel bene e nel male, ormai non è più la nostra. Ma per lui è tutto diverso.
Eccitazione,
divertimento,
stupore,
novità,
felicità,
scoperta,
scherzo,
gioco
e
amore
- non solo di mamma e papà e non solo per mamma e papà -
ma anche la consapevolezza di essere figlio unico.
Non me ne aveva mai parlato ed io pensavo che, facendo di tutto per stargli accanto come facciamo io ed il suo Papino, non si sarebbe mai presentato il problema.
Ed invece... lui se ne è accorto giocando con inaspettata (per me) amorevolezza con la sua piccola cuginetta.
Gli ho chiesto perchè non me ne aveva mai parlato. Mi ha risposto con una semplicità disarmante che non ci aveva mai pensato.
Lui sta crescendo, me ne devo fare una ragione. Pensa, riflette, capisce. Da solo. Senza più bisogno di nessuno!
Forse comincio ad avere un po' paura del fatto che comincia a diventare grande, davvero. Forse ho un po' paura di non essere più al centro del suo mondo e di non riuscire più a capire in tempo cosa passa per quella sua testolina.
Adesso stiamo una settimana a casa e poi ripartiamo per andare a trovare gli altri nonni.
Tornerò con un bambino diverso anche stavolta...
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Magazine Cucina
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