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Oh my god!

Creato il 05 luglio 2015 da Bernardrieux @pierrebarilli1

OH MY GOD!Colpito da questo esercito di credenti che cristianamente fanno di tutto per finire nel loro inferno, sto leggendo "Perché dobbiamo dirci cristiani" di Marcello Pera (ed. Mondadori).
Già, perché dovrei dirmi cristiano? Sono liberale,  non ho bisogno di rivolgermi a Dio per credere nei diritti, doveri e nelle libertà fondamentali. In sintesi credo che l’uomo debba farsi da sé, senza bisogno di guide che non derivino dalla sua propria ragione.Senza contare il resto. In Europa siamo riusciti  a dividerci sul fatto se considerare o meno il cristianesimo fra le radici dell’identità europea. Certo che si, negarlo è idiota. Nel mondo stanno rinascendo guerre di religione. In casa nostra stiamo tentando, con difficoltà, di integrare milioni di islamici, che non ne vogliono sapere e, al contrario, vorrebbero  esportare l'islam in Europa. E così via.In questo libro Marcello Pera,  un amico con il quale, tra  il 1990 al 1994, ho condiviso un percorso politico  laico e liberale  che poi  sarebbe diventato, passando per la "lista referendum", il partito di Forza Italia...  in questo libro, dicevo, Marcello Pera  si rivolge al cristianesimo non per esibire conversioni o illuminazioni o ravvedimenti, ma per indicare come si possa coltivare una fede (altra espressione appropriata non c’è) in valori e principi che caratterizzano la nostra civiltà, e riaffermare i capisaldi di una tradizione della quale siamo figli, con la quale siamo cresciuti, e senza la quale saremmo tutti più poveri.Contemporaneamente sto leggendo "Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)" di Piergiorgio Odifreddi (ed. Longanesi). Odifreddi, che non conosco e mi sta pure antipatico, sostiene che il Cristianesimo ha costituito non la molla del pensiero democratico e scientifico europeo, bensì il freno che ne ha gravemente soffocato lo sviluppo. Insomma, per Odifreddi, il Cristianesimo in generale, e il Cattolicesimo in particolare, non sono (soltanto) fenomeni spirituali, ma interferiscono pesantemente nella vita civile di intere nazioni. L'anticlericalismo, oggi, è più una difesa della laicità dello Stato che un attacco alla religione della Chiesa. Odifreddi guida i lettori alla scoperta dei miti e delle superstizioni per dare alla Ragione ciò che è della Ragione. Non bastassero Pera e Odifreddi, ho appena iniziato a leggere un bel libro-intervista a Norman Mailer dal titolo "A proposito di Dio" (ed. Baldini Castoldi Dalai) dove, uno dei più grandi scrittori e puttanieri americani del Novecento, dice che il mondo è stato creato da un Dio Artista, che come tutti gli artisti spesso fallisce nel portare a compimento i suoi progetti. Ancora, per Mailer questo Dio non è onnipotente e neppure completamente buono in un complesso miscuglio di bene e male dove Dio e l'uomo debbono collaborare per costruire un mondo più giusto attraverso il riconoscimento della nostra unicità di essere in grado di ragionare e di decidere anche delle nostre vite, solo allora potremmo dirci, nel bene e nel male, completamente liberi. E' tardi, per mettermi a credere in Dio.  Mi è bastato, avevo 14 anni, un anno in collegio dai salesiani a Parma, per dirgli addio... Eppure se un qualche Dio, o almeno un suo parente, mi regalasse un tredici al totocalcio, potrei persino ripensarci ... o almeno, oh my God, come tanti, far finta.
(cp)
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