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Olanda-Cile 2-0: Fer e Depay, l’Arancia Meccanica chiude a punteggio pieno

Creato il 23 giugno 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

All’Arena Corinthians di São Paulo si danno appuntamento due delle più belle squadre viste in questo inizio di Mondiale, Olanda-Cile è la sfida che deciderà la prima classificata del girone B. Spagna e Olanda fuori dai giochi, impegnate in un incontro che in palio mette nulla tranne che l’onore, si giocano invece tanto la roja e gli oranja. Guai ai vinti, che verosimilmente troveranno sulla propria strada il Brasile, la differenza reti è ad appannaggio degli olandesi, con dunque due risultati su tre a disposizione. Arbitro africano, si tratta di Bakary Gassama, Cile che spinge subito, è Vargas l’unica punta, supportata da Sanchez e Gutierrez. Sampaoli aveva due dubbi alla vigilia, Vidal e Aranguiz, il secondo è regolarmente in campo dall’inizio mentre lo juventino si accomoda in panchina. Mondiale tribolato per il numero otto, il suo recupero lampo per ora non ha dato l’esito sperato. Van Gaal invece gioca con con Robben, Lens e Kuyt davanti, Van Persie non c’è a causa del colpo alla testa che ha messo fuori gioco anche Indi.

Il Cile deve vincere, si vede e si sente dal “Chi-chi-le-le” che si leva daglia spalti fin dai primi minuti. La prima bella azione si vede al dodicesimo, palla dalla sinistra di Mena con Vargas che va di testa, la difesa gli mette la museruola e la conclusione non fa male. “Difensore scivoloso, difensore pericoloso” diceva Mazzone, Blind figlio si prende un bel rischio alla mezz’ora entrando su Gutierrez in area, il rigore non c’è e Gassama non lo dà, nonostante le proteste cilene. Bravo il fischietto gambiano. Gli arancioni vanno a folate, Robben dà la sveglia e si procura punizioni. Da una di queste il numero 11 fa partire un cross velenoso che De Vrij non riesce a girare a rete. Protestano i cileni, ancora, al minuto 36, stavolta è Sanchez ad andare a terra ma pure in questo caso il rigore non c’è. Olanda un po’ monocorde ma comunque insidiosa grazie al proprio uomo di punta, Arjen Robben, quando il campione del Bayern Monaco se ne va crea pericoli, al 39esimo salta quattro avversari e batte a rete in diagonale. Fuori di niente. Ultima emozione (non che il primo tempo ne abbia regalate tante) prima della sosta, il Cile va vicino all’uno a zero con Gutierrez, che di testa tocca la punizione calciata da Diaz, la palla esce di pochissimo.

Al rientro in campo Beausejour prende il posto di Gutierrez, primi minuti della ripresa segnati da poco calcio ed enorme agonismo. C’è anche un pizzico di nervosismo, meglio l’Olanda in questa fase. Blind vuole a tutti i costi il giallo, l’arbitro lo ripaga per l’abnegazione, intanto al minuto 63 il portiere Cillessen si prende un rischio enorme, in questo caso il rigore su Sanchez ci sarebbe eccome. Il Cile vuole provarci fino in fondo, c’è poco da perdere e dunque non ci sono controindicazioni, dentro Silva, ricorre ai cambi anche Van Gaal: in campo Depay e Fer. Entrambe le mosse si riveleranno indovinate. Depay entra subito bene in partita impegnando Bravo con una botta centrale, al 77′esimo il primo gol. Lo realizza Leroy Fer con una bella torsione di testa, notevole anche lo stacco, proprio un bel gesto atletico sul corner calciato da Janmaat. Cile che evita il raddoppio con il salvataggio sulla linea di Jara, nulla da perdere e allora dentro anche Pinilla. Come detto però i cambi decisivi sono quelli arancioni, Debay chiede a gran voce una maglia da titolare mettendo la ciliegina al contropiede di Robben. L’Olanda chiude al primo posto un girone davvero ostico, merito agli oranje, la migliore tra le europee viste in Brasile. Nove punti su nove. Non ha di che lamentarsi neppure il Cile, ci ha provato, ha fatto bene anche se di grattacapi per il portiere olandese ne sono stati creati pochini. La qualificazione comunque era già nel taschino.


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