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Old World Romance: il Ritorno a Casa dei Sea Wolf

Creato il 03 aprile 2013 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Matteo Vaccaro 3 aprile 2013 Old World Romance: il Ritorno a Casa dei Sea Wolf

Dopo due album molto apprezzati, il gruppo californiano indie-folk dei Sea Wolf si avvia verso la maturità artistica con la sua terza fatica, sicuramente migliore delle precedenti, soprattutto per il gran lavoro di produzione, merito dello stesso Alex Brown Church, ovvero il leader, cantante e chitarrista della band (che in realtà non è altro che un suo progetto solistico), il quale ha registrato e mixato Old World Romance nel suo studio casalingo. Ad accompagnarlo in questa nuova avventura troviamo Lisa Fendelander (tastiere), Joey Ficken (batteria), Ted Liscinski (basso) e il polistrumentista Zac Rae. Uno dei temi ricorrenti nell’album è proprio il ritorno a casa, nella terra d’origine, la riconciliazione con il passato e perciò tutte le tracce presentano un sapore nostalgico, non una nostalgia venata di tristezza, ma intrisa da un senso di riappacificazione con quel che è stato della sua vita. Lo stesso Church racconta: «Questo album parla di molte cose, ma parte di esso parla del ritornare a casa dopo essere stato lontano e di affrontare le realtà quotidiane e delle vita in generale. Parla di cose da cui sei scappato, e di cose che sei pronto ad abbracciare. Riconciliarsi e crescere».

Old World Romance: il Ritorno a Casa dei Sea Wolf

Con Old Friend, brano di apertura, dopo le prime note arpeggiate dalla chitarra, sembra di ascoltare una ballata acustica dei Radiohead di Hail to the Thief, anche la voce di Church è molto simile a quella di Thom Yorke, solo un po’ più scura, il ritornello essendo molto orecchiabile fa sì che la canzone rimanga impressa nella memoria. Il secondo brano In Nothing è più in stile Arcade Fire con l’inserimento dei violini (molto presenti nei precedenti lavori); sulla stessa scia Kasper con quella batteria sintetizzata, che caratterizza quasi tutto l’album, e le chitarre con riverberi da sala, che danno quel sapore new wave anni ’80. Nella pacata Blue Stockings si sentono atmosfere romantiche, dovute alla chitarra arpeggiata e al tappeto sonoro costruito dalle tastiere, con l’aggiunta di un flauto che rende il tutto più sognante. Dear Fellow Traveler è sicuramente un episodio degno di nota: molto incalzante il riff di chitarra iniziale, in stile western folk; questa è forse la canzone che riprende di più lo stile dei “vecchi” Sea Wolf. Altro brano interessante è Miracle Cure, sia per lo stile chitarristico, sia per il crescendo che ha il cantato di Church, con un testo, tra i migliori dell’album, pieno di speranza: «If I, if I can surrounding you in beautiful sounds, I will / If I, if I can repay you to save me, I will / If I, if I can be who you want me to be, I will». La ballata Whirlpool conclude degnamente il tutto, con uno stile ipnotico e onirico.

Old World Romance: il Ritorno a Casa dei Sea Wolf

L’album sarà sicuramente apprezzato soprattutto dai fan di gruppi quali Arcade Fire, Mumford & Sons o comunque da chi non disdegna il cantautorato folk canadese e americano vecchio stile. In conclusione, un’opera che merita un voto alto, voto in parte dovuto all’ottimo lavoro di mixaggio, e in parte al fatto che questo Old World Romance presenta una sua omogeneità, una sua compatezza. Sicuramente non l’album dell’anno, niente di straordinariamente nuovo, insomma, ma un disco piacevole da ascoltare in un momento di tranquillità, magari guardando il sole disperdersi nell’oceano all’orizzonte.

 

Tracklist:

1) Old Friend – 3:57

2) In Nothing – 3:05

3) Priscilla – 3:53

4) Kasper – 3:35

5) Blue Stockings – 3:10

6) Saint Catherine St. – 3:48

7) Changing Seasons – 3:50

8) Dear Fellow Traveler – 3:41

9) Miracle Cure – 4:14

10) Whirlpool – 3:52

 


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