Finalmente, dopo tante figuracce e poche contestazioni, se non qualche sporadica verso la fine della regular season, la dirigenza dell’Olimpia, dopo l’uscita prematura dai playoffs 2013, ha deciso di non proseguire il suo rapporto con il coach Sergio Scariolo. Dopo una lunga attesa e tante voci, il primo luglio il nome ed il viso del nuovo allenatore della gloriosa società meneghina sono apparsi sul sito ufficiale delle scarpette rosse: LUCA BANCHI. Il neo campione d’Italia non ha rinnovato con la Montepaschi ed ha scelto di abbracciare il nuovo progetto dell’Olimpia. L’allenatore di Grosseto, dopo 6 anni da vice di Pianigiani, ad imparare trucchi e mestieri nella città senese, al primo anno da head coach ha subito centrato l’obiettivo scudetto e coppa Italia, ed ora vuole mettersi alla prova in una nuova realtà. Da quest’anno e da questo allenatore i tifosi dell’Olimpia si aspettano bel gioco e vittorie, ma non sono mancate le polemiche, soprattutto per la partenza a rilento sul mercato, con molti giocatori interessanti che si accasavano in clubs europei e nostrani, mentre la società sembrava immobile ed inerte di fronte al rinforzarsi delle concorrenti. Il nuovo coach, nel frattempo, scriveva una lettera aperta a tutti i tifosi, dove spronava il popolo biancorosso a sostenere i ragazzi, chiedendo di dimostrare il nostro affetto sottoscrivendo gli abbonamenti e dicendo di venire al palazzetto. Per molti questa trovata è stata considerata solo ed esclusivamente commerciale.
Successivamente sparivano dal sito i vari giocatori non confermati o non rinnovati, tra i quali Marques Green, Ioannis Bouroussis, Antonis Fotsis, Pops Mensah Bonsu, JR Bremer e Jacopo Giachetti. Rimanevano in Roster i soli Nicolò Melli, Alessandro Gentile, Keith Langford ed i probabili partenti David Chiotti, Leon Radosevic ed il capitano Malik Hairston. La gente iniziava ad essere inquieta, la società fissava la data del ritiro per fine settembre e tutti si chiedevano chi sarebbe andato, se i giocatori sicuri erano solo 3.
Ora la Milano del basket sembra essersi svegliata ed ha piazzato qualche colpo. I nomi nuovi del progetto Armani sono: Samardo Samuels, 24 anni, centro di origini giamaicane, visto in NBA con la maglia di Cleveland e lo scorso anno nelle fila del Hapoel Gerusalemme; Bruno Cerella, 27 anni, guardia/ala argentina, lo scorso anno con la maglia della Cimberio Varese e MarQuez Haynes, 27 anni, play/guardia americana, naturalizzato georgiano, l’anno scorso in Germania con la canotta degli Artland. Ora, per completare il roster ci vorranno dei giocatori di peso, soprattutto nello spot di play, dove il nome che circolava con insistenza era quello di Travis Diener in uscita da Sassari, ma il giocatore americano non convinceva appieno il coach e la dirigenza e quindi non si è portata avanti nessuna trattativa di conseguenza il giocatore ha deciso di continuare la sua avventura in Sardegna. L’altro nome che circolava dall’arrivo di Banchi era quello di David Moss, 29 anni, ala piccola, arcigno difensore, fedelissimo del coach, finalmente ufficializzato nella mattinata di ieri dal sito ufficiale della squadra meneghina e vediamo se riuscirà a difendere il baluardo di Fiero il Guerriero, come già ha fatto in quel di Siena. Il nome che, invece, non rendeva felici i tifosi dell’Olimpia era quello di Daniel Hackett.
Grandissimo giocatore, ottimo come possibile play, ma la piazza insorgeva, soprattutto dopo il rifiuto di venire a Milano lo scorso anno e le dichiarazioni rilasciate durante la scorsa stagione ed i playoffs. Non contento il giocatore italo-americano gettava benzina sul fuoco ribadendo il suo disappunto per l’accostamento ai colori biancorossi. Personalmente lo considero un ottimo giocatore, ma sono contento non sia arrivato ed abbia deciso di proseguire in maglia Montepaschi, perché chi gioca per questa maglia deve dimostrare di amarla ed Hackett, invece, ha dimostrato sempre l’opposto, d’altronde il ragazzo è pesarese dentro, non è che si possa pretendere diversamente. Come centro sempre in voga il nome di Angelo Gigli, anche lui non convince molto i tifosi. Attendiamo tutti con ansia l’arrivo di qualche giocatore dal nome altisonante, non vediamo l’ora di iniziare la nuova stagione per riscattarci e riportare il tricolore sotto la Madunìna dopo ben 18 anni. Come l’anno scorso il budget dell’EA7 è il più importante della Lega A, visto che il Montepaschi ha tagliato ancora di un altro 50%, ma, come abbiamo visto nella passata stagione, non è il budget che porta alle vittorie, ma l’organizzazione, l’amalgama, la chimica ed il duro lavoro, condito anche con una gran voglia di vincere. Ora sembra che il Team Manager Flavio Portaluppi ed il coach Luca Banchi stiano lavorando assieme dietro le quinte per rendere competitiva in Italia ed in Europa la squadra, il timore dei tifosi è che Livio Proli possa mettere il becco nel lavoro di chi veramente capisce di basket e questo sarebbe davvero una rovina. Lasciamo che il coach crei il suo gruppo e che trasmetta la mentalità vincente ed i suoi schemi durante la preparazione, anche se non dovessero arrivare top players non fasciamoci la testa prima di essercela rotta, i grandi cicli non sono mai iniziati con giocatori arrivati, ma, con autentiche scommesse poi vinte, giocatori che venivano accantonati e che ripartivano con una voglia matta di spaccare il mondo e dimostrare il loro valore. Noi ci crediamo e come canta il palazzo: …E PER SEMPRE AL TUO FIANCO SARO’!!!