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Oltre l'Erasmus o oltre l'Europa?

Creato il 30 novembre 2012 da Luciusday
Ci sono quei momenti in cui, dopo aver letto qualcosa di bello o interessante, ci ripensi per tutto il tempo dei giorni a venire. Sono notizie che lasciano sfogare la tua immaginazione senza alcun freno. Cominci a fare progetti e a viaggiare con la fantasia, finché non ti ritrovi con la testa completamente fra le nuvole. L'altro giorno, ad esempio, sono venuto a sapere di bandi per borse di studio per la tesi di laurea all'estero. Già là tutti gli Erasmus a mettere "Mi piace" (era un link di Facebook), e da ciò ti accorgi veramente di come sia un peccato (o forse, egoisticamente, una bella fortuna) il fatto che spesso chi può davvero apprezzare e trarre vantaggio da certe proposte e determinate situazioni è solo chi che ha già avuto modo di vivere e fare esperienza all'estero. Gli altri sono spaventati, interdetti o rimangono semplicemente indifferenti. Poi è comparso un link alle borse di studio per la mobilità extraeuropea. Russia, Australia e America. E là è stata l'apoteosi per la mia immaginazione.  Durante gli anni del liceo non ero stato attirato dal progetto intercultura, che invece parte dei miei compagni di classe avevano fatto. Sei anni fa non concepivo amore e amicizia come cose che potessero durare a distanza; il mio mondo era Roma, era Arezzo, forse anche Milano, forse pure Catania, ma era l'Italia; il resto mi spaventava. A 16 anni no, non ero decisamente la persona che sono adesso. A 20 anni ero all'uni, studiavo, uscivo con gli amici, mi divertivo e quant'altro; ma tutto quello che potevo fare, per me non era abbastanza. Quasi sempre tornavo la sera dall'università, o a casa dal sabato sera, con una sorta di amaro in bocca, un vuoto incolmabile che Pascal in confronto me spiccia casa. Ho deciso che qualcosa doveva cambiare, era il momento in cui mi ero detto che dovevo cogliere ogni possibilità che mi si parasse davanti. Così è arrivato l'Erasmus. E qui non mi soffermo, perché di post ne potete trovare una caterva nel blog, semplicemente sotto la rispettiva tag. Ora, dopo aver letto il bando, e anche se non sono mai stato un grande estimatore degli Stati Uniti, già mi vedo assieme alla mia amica Pecora (anche lei entusiasta della cosa) su una Harley Davidson per le autostrade americane coast-to-coast. Già penso a tutte le persone che potrei conoscere e alle esperienze che potrei fare. Già mi vedo a imparare a memoria i nomi e le capitali di tutti gli States, a viaggiare da una parte all'altra di questo paese dove tutti sono uguali, perché tutto è effettivamente uguale, a partecipare alle feste distruttive da college americano dei film, a vedere quanto ci sia di vero nei film americani sull'america, a vedere se la maggior parte delle persone sono veramente ignoranti e obese, come dicono le statistiche, e se la maggior parte delle ragazze sono veramente dai facili costumi, come dicono nei film, e a cercare quanto ci sia ancora di buono e autentico in un paese che importa su scala nazionale quanto più gli piace e che è il promotore principale della globalizzazione. Andare in America, io che manco sono mai stato in Sardegna. A reimparare oltretutto l'inglese disimparato a forza di studiare in tedesco. Potrebbe essere la scusa per poi dover tornare il Germania a ristudiare il tedesco. Subito dopo l'entusiasmo iniziale, le note dolenti, e il mio tornare con i piedi per terra.- A questo bando concorrerebbero gli studenti di tutte le facoltà e non solo noi di Juris. E ho tanta, troppa paura di gente tipo medici o ingegneri (sciò!). - Molti esami di giurisprudenza non si prestano, di per sé, a essere sostenuti all'estero, stante la differenza degli ordinamenti giuridici di riferimento (argomento già trattato in "Lo studente free mover e l'Erasmus 2.0"). Potrei dare qualche esame opzionale, ma non me ne sono rimasti tanti, e non so manco se sia previsto un minimo di crediti da acquisire. - Prima o poi arriva (si spera) il momento in cui uno si deve laureare. Durante l'Erasmus, per fortuna, sono riuscito a rimanere in regola, ma se parto per l'America, in cui i corsi sono, da quanto si legge, da luglio a dicembre, probabilmente mi ritroverei abbastanza sballato con i tempi (metà/un anno in più?). - Anche se probabilmente capirebbero la mia scelta, credo che sarebbe la volta buona che i miei amici romani mi linciassero.Ma tanto è tutto così complicato e comunque, se dovesse accadere, credo che se ne parlerebbe tra un bel po'. Nel frattempo, buona giornata, e sogni d'oro a tutti quanti. Pulchra vobis;)
LuciusDay
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