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OLYMPE DE GOUGES, la Regina del Femminismo

Da Elena
OLYMPE DE GOUGES, la Regina del Femminismo
Come non ammirare questa donna? Uno dei pochi esseri umani della storia che dimostrò un invitto coraggio sostenuto da una forte ideologia che si può riportare fino ai giorni nostri. E ricordo sin da ora che si sta parlando del XVIII secolo. Comincio dalla sua vita, per poi riassumere a grandi linee le idologie, fonti di sue numerose battaglie sociali.
Marie Gouze nasce il 7 maggio del 1748 a Montauban da una famiglia borghese. Cresce, come tutte le donne del tempo, senza un'adeguata educazione e quando arrivò il momento di maritarsi, fu obbligata a sposarsi con un sovrintendente di cucina Louis-Yves Aubry. L'anno successivo partorì un figlio e dopo pochi mesi il marito morì. Fu la svolta: cambia il suo nome in Olympe De Gouges, comincia a studiare, a scrivere. Non si sposa più, ha un amante di nome Jacques Bietrix de Roziéres, col quale frequenta sovente i salotti parigini intrattenendo discorsi di cultura e attualità politico-sociale. Nel frattempo scrive opere teatrali, saggi filosofici, testi politici, progetti di legge e nel 1791 scrive la famosa Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina. Prende parte a tutti gli episodi della Rivoluzione Francese e si batte con tutta se stessa per le sue ideologie, le sue proposte sociali. Nel 1793 in uno dei suoi opuscoli chiede che ogni dipartimento francese possa scegliersi il tipo di governo che preferisce, andando così a scontrarsi coi principi della Repubblica di Francia. Denunciata ancora prima di pubblicare l'opuscolo, viene arrestata e condannata a morte. Dopo la sua morte per molto tempo si diceva di lei che avesse "dimenticato le virtù che si addicono al suo sesso", ma ben presto questa incredibile donna divenne uno dei personaggi più simbolici sia della Rivoluzione Francese che dei futuri movimenti femministi.
Le sue importanti ideologie sono soprattutto, ma non solo, di stampo femminista, rispecchiando incredibilmente quelle attuali, nonostante vivesse in un periodo in cui la donna con tendenze intellettuali era considerata una seccatura, insopportabile, inusuale, e non aveva diritti socio-politici. Per Olympe De Gouges era essenziale la parità uomo-donna in ambito coniugale: ad esempio l'uomo non doveva abbandonare la donna e i figli "per strada", senza che questi ultimi avessero l'opportunità di difendersi facendo valere i propri diritti (che a quel tempo non avevano). Inoltre contro i contratti coniugali riteneva essenziale nel matrimonio la volontà di entrambi, che il figlio dovesse avere sia il cognome del padre che quello della madre e che i due coniugi si dividessero i beni congiunti senza distinzioni di genere. Per quanto concerne il lavoro, ella riteneva che le donne dovessero avere gli stessi incarichi degli uomini nelle amministrazioni pubbliche, perchè erano capaci di affrontare qualsiasi cosa alla pari dell'uomo e per questo motivo non dovevano essere tenute nell'ignoranza, ma dovevano avere un'adeguata educazione. A sua volta Olympe De Gouges puntava il dito contro le donne stesse poichè, nonostante il genere femminile dagli inizi della storia è sempre stato costretto ad una certa condizione di vita, con la Rivoluzione Francese e coi nuovi diritti proclamati dalla stessa esse dovevano farsi valere e combattere tutte assieme per avere una vita migliore. Cosa che non è stata fatta. La scrittrice appunto recriminava il fatto che le donne fossero poco combattive e invece di appoggiarsi in tutto e per tutto, trovavano nell'altra in ogni campo della vita una rivalità che poteva solamente "divertire l'uomo a nostre spese".Altre ideologie comprendevano questioni all'avanguardia pure per i giorni nostri, come per esempio l'adozione di bambini poveri da parte delle famiglie ricche, e il matrimonio dei preti.Io la considero un personaggio a dir poco unico, una donna che ha passato la vita a combattere per le sue ideologie e per la questione femminile fino all'ultimo giorno della sua vita. Per quello che ha dimostrato non sembra appartenere a quell'epoca e, notando alcune "donne" che ci sono oggi... nemmeno a questa.Un inchino alla regina del femminismo.Segue: il testo della Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina.

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