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Omaggio a: milena vukotic

Creato il 30 maggio 2012 da Close2me

OMAGGIO A: MILENA VUKOTICNasce a Roma il 23 aprile 1938. Figlia di un commediografo di origine montenegrina e di una pianista italiana, fin da piccola ha studiato recitazione e danza classica, in Italia e in Francia. Dopo aver fatto parte del corpo di ballo del Grand Ballet du Marquis De Cuevas, aiutata da un fisico esile perfetto per la danza, decise di dedicarsi esclusivamente alla sua primaria passione, la recitazione. Attrice minuta e delicata, dotata di soavità e leggerezza unita ad una notevole dose di classe che da sempre la contraddistingue, ha attraversato il nostro cinema (e non solo), dai primi anni Sessanta fino ad oggi. Nel 1960 il debutto cinematografico nel Sicario di Damiani. Poi le numerose commedie degli anni sessanta, assieme a film d’autore dei più prestigiosi registi: Il giovedì (1963) di Risi, Giulietta degli spiriti (1965) e l’episodio Toby Dammit (inserito in Tre passi nel delirio, 1968) di Fellini, i primi due capitoli (1975 e 1982, entrambi di Monicelli) della trilogia di Amici miei, L’arcidiavolo (1966) e La terrazza (1980) di Scola, La bisbetica domata (1967) di Zeffirelli, Il fascino discreto della borghesia (1973) e Quell’oscuro oggetto del desiderio (1976) di Buñuel. I suoi ruoli comunque sono quasi sempre di contorno, da caratterista, come la servetta timida e silenziosa oppure la signora dell’alta borghesia sofisticata e distinta. Attiva anche in televisione, nel 1964 Lina Wertmüller la scelse per il ruolo di una delle sorelle del Gian Burrasca di Rita Pavone e fu anche una azzeccatissima Alice nella trasposizione televisiva del celebre romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll del 1974. Condusse inoltre molti programmi per ragazzi irradiati dal Centro di Produzione RAI di Torino, tra cui L’amico libro nel 1968 e Musica insieme nel 1980. Molto particolare la sua partecipazione in Bianco, rosso e Verdone (1981) di Verdone, nel ruolo di una prostituta che si mostra nuda al protagonista. Le parti intime che si vedono nella scena in cui la prostituta tenta di sedurre Mimmo non appartengono alla Vukotic bensì ad una vera prostituta: l’idea, come ha ricordato lo stesso Verdone in un’intervista, venne al produttore Sergio Leone che voleva risparmiare tale scena di nudo ad un’attrice come la Vukotic. Ma negli anni settanta Milena Vukotic posò nuda per l’edizione italiana di Playboy. In teatro divenne una delle attrici predilette di Rina Morelli (fra gli spettacoli Oh, che bella guerra del 1982 o Così è se vi pare di Pirandello nel 1983). Ha lavorato anche in altri prestigiosi allestimenti accanto a Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Paolo Poli e Jean Cocteau. Al grande pubblico è rimasta indissolubilmente legata al personaggio della “Pina”, la moglie disincantata ma sempre sottomessa di Ugo Fantozzi, il personaggio di Paolo Villaggio. Subentrata a Liù Bosisio dopo i primi due film della serie, sarà però proprio la Vukotic a restare nell’immaginario collettivo in una delle coppie più note del cinema italiano, fino al Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista conseguito nel 1994 per Fantozzi in paradiso. Dal 1998 è riuscita a scrollarsi di dosso un po’ il fardello di questo personaggio così popolare, grazie alla partecipazione alla serie TV di successo Un medico in famiglia, dove interpreta il personaggio un po’ snob di nonna Enrica, contrapposta al più affabile Lino Banfi nel ruolo di nonno Libero. Nel 2007 ha lavorato nel film Saturno contro di Ferzan Özpetek, dove ha il ruolo dell’arcigna dottoressa che dovrà fare le analisi e informare dello stato di salute del personaggio interpretato da Luca Argentero e che di lì a poco morirà, e in Un giorno perfetto, nel cameo di una professoressa. Sempre nel 2007 ha vinto il Ciak d’oro alla carriera.
FONTE: Wikipedia

FILMOGRAFIA: IMDB


YouTube Video IL GIOVEDI’ (1963) di Dino Risi

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