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Omeopatia e cura dei tumori, quali potenzialità?

Creato il 09 settembre 2014 da Informasalus @informasalus

omeopatia
I farmaci omeopatici hanno potenzialità antitumorali da approfondire ulteriormente

I farmaci omeopatici possono svolgere un'azione anticancro. È quanto emerge da uno studio condotto da un team guidato dalla dottoressa di origini indiane Shagun Arora che ha voluto testare l’eventuale effetto antitumorale di alcuni farmaci omeopatici.
La ricerca, pubblicata di recente sulla rivista Homeopathy, ha utilizzato alcuni modelli tumorali che sono stati sottoposti ad alcune tinture madri e farmaci con diluizione ultramolecolare nelle rispettive potenze: 30CH, 200CH, 1MK, 10MK. La Salsapariglia (Sars) è stata scelta per essere usata sulle cellule di adenocarcinoma renale umano (ACHN) e su una coltura di cellule – non maligne – di rene canino Madin Darby (MDCK), mentre la Ruta Gredevolens (Ruta) è stata selezionata per il carcinoma del colon-rettale umano (COLO-205). Infine, la Phytolacca Dencandra – detta popolarmente fitolacca – è stata utilizzata sul carcinoma mammario umano.
Dallo studio è emerso che sia le tinture madri che le soluzioni ultra-diluite di tutti i farmaci omeopatici utilizzati erano in grado di produrre citotossicità e diminuzione della proliferazione cellulare.
Le colture trattate con i medicinali omeopatici evidenziavano altresì evidenti caratteristiche del processo di apoptosi – la morte cellulare programmata. Tra gli effetti rilevati vi era un restringimento delle cellule, la condensazione della cromatina e la frammentazione del DNA.
Sebbene lo studio si sia limitato agli esperimenti di laboratorio, ha mostrato che i farmaci omeopatici hanno potenzialità antitumorali da approfondire ulteriormente.



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