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Onlive: morte e resurrezione in poche ore

Creato il 21 agosto 2012 da Andy04 @stilegamesnews

Onlive cambia proprietà
Onlive doveva essere la nuova consolle in grado di contrastare lo straripante dominio di Playstation e Xbox e sembrava essere una promessa rivoluzionaria; invece qualcosa deve essere andato storto e la situazione è precipitata. Onlive è ufficialmente morta e risorta nel giro di poche ore, affondata in una situazione ancora del tutto confusa e dalla quale ne uscirà profondamente cambiata per sempre. La promessa di Onlive era quella di rivoluzionare il mondo del gioco online facendo affidamento sul cloud computing, spostando l’elaborazione su server centralizzati per poi relegare al client semplici compiti di riproduzione in streaming delle immagini.

Una situazione di questo tipo avrebbe modificato rapidamente e sicuramente il modo in cui si accede al gaming ed avrebbe spostato gli equilibri attuali del mercato, rendendo di fatto inutile la potenza della PS3 o la crescita della Xbox , perchè tutte e due sarebbero state sorpassate da una nuova filosofia e sarebbero diventate obsolete.

Quando però tutto ciò sembrava pronto a decollare, sono iniziati i primi gravi scricchiolii e  si è cominciato a parlare di bancarotta, si è ipotizzata la cessione e ora la morte e la istantanea resurrezione. Tutto è ancora molto confuso e non si sa di per certo cosa sia successo, ma molte delle strade ipotizzate sono ancora aperte; soprattutto la bancarotta, che è stata la scintilla che ha fatto traboccare il vaso, sembra essere la strada più percorribile.

Il gruppo infatti, avrebbe sovrastimato il proprio impatto sul mercato, comprando troppi server e contando solo su un piccolissimo numero di utenti attivi; però non si è voluto fare una richiesta di soccorso secondo le tradizionali procedure di fallimento, ma si è comunicata piuttosto la volontà di continuare le attività sotto una nuova proprietà.

La stessa Onlive avrebbe comunicato la presenza di nuovi investitori e di un nuovo quadro societario a garanzia della continuità di servizio nei confronti dell’utenza già abbonata. Al momento non si sa nulla più in proposito, né in relazione ai termini del passaggio di consegne, né in quanto ai nomi dei nuovi acquirenti.


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