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Operazione Cavani: quando una vendita eccezionale può portare ad una perdita di 30 milioni di Euro

Creato il 11 luglio 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

La cessione di Edison Cavani al PSG ci stimola a cercare di ipotizzare il budget del Napoli per la stagione 2013/2014, che inizierà fra circa 45 giorni.

Nella nostra simulazione della chiusura di esercizio fatta lo scorso mese di aprile, avevamo ipotizzato che la società producesse nel bilancio 2012/2013 un utile di circa 14 milioni di Euro, in gran parte derivante dalla plusvalenza ottenuta con la cessione di Lavezzi (27,6 milioni lordi). La partecipazione alla Europa League (invece della più remunerativa Champions), dovrebbe infatti aver ridotto i ricavi della stagione di circa 22 milioni di Euro fra minori diritti TV e minori incassi da botteghino.

Non sappiamo ancora quale sarà il risultato di esercizio effettivo (il Napoli chiude il proprio bilancio al 30 giugno di ogni anno, quindi rimarremo in attesa almeno fino a ottobre), ma basandoci sui ragionamenti a suo tempo effettuati possiamo provare a capire quale sarà l’impatto della cessione di Cavani sul bilancio del Napoli e che margini di manovra questo darà alla squadra per le sue strategie di calciomercato.

Impatto economico dell’operazione

Nonostante quella appena trascorsa fosse solo la terza stagione di Cavani al Napoli, il suo valore residuo a bilancio al 30 giugno 2013 è di soli 3,6 milioni di Euro.

Ricordiamo che quando viene acquistato un calciatore, il suo costo non viene attribuito tutto all’anno in cui tale operazione viene effettuata. Il “diritto alle prestazioni sportive” (così viene chiamato il vecchio “cartellino”) è a tutti gli effetti un’immobilizzazione immateriale, che la squadra ha diritto a portarsi a costo, in quote costanti, lungo la durata del contratto col giocatore. Quindi l’acquisto di un calciatore a un valore di 1 milione di Euro avrà un ammortamento che dipende dagli anni del contratto stipulato con lo stesso (es. 1 mln su 4 anni = 250mila euro di ammortamento all’anno).

Il Napoli, in realtà, ha deciso di adottare un criterio accelerato di ammortamento, che porta a concentrare una quota compresa fra il 70% e l’80% del costo nei primi due anni:

Napoli aliquote ammortamento Operazione Cavani: quando una vendita eccezionale può portare ad una perdita di 30 milioni di Euro

Cavani è stato acquistato a giugno del 2011 dal Palermo per un valore di 12 milioni di Euro, firmando un contratto della durata di 4 anni. In conseguenza di ciò, nelle prime due stagioni ha già visto il suo costo scaricato a bilancio per un totale di 8,4 milioni, lasciando appunto un residuo di 3,6 milioni ancora da ammortizzare

Ipotizzando che la chiusura della trattativa avvenga per la cifra di 63 milioni di Euro, ciò porterebbe il Napoli ad una plusvalenza di ben 59,4 milioni di Euro sul bilancio della stagione 2013/2014 (quella che deve ancora iniziare).

Non è certamente ragionevole pensare che tale beneficio rimanga intonso: la partenza di Cavani non può non costringere il Napoli a reinvestire una parte di questi ricavi per identificare uno o più giocatori che possano diventare punti di riferimento per la squadra.

Le ipotesi di mercato sono tutte riferite ad un calciatore che potrebbe avere un costo di acquisto intorno ai 30 milioni di Euro. Ipotizzando un contratto per 4 anni, nella stagione 2013/2014 il Napoli avrà un ammortamento da questo contratto di circa 12 milioni di Euro (9 nella stagione successiva).

Cavani e Mister X ammortamenti Operazione Cavani: quando una vendita eccezionale può portare ad una perdita di 30 milioni di Euro

A livello di stipendio, invece, è possibile immaginare un risparmio. Cavani percepiva quest’anno uno stipendio netto di 4,5 milioni di Euro netti, pari ad un costo lordo di 8,1 milioni. Se il nuovo centravanti dovesse chiudere per uno stipendio di 3 milioni (comunque di tutto rispetto), porterebbe con sé un costo di 5,4 milioni di Euro, con un risparmio di 2,7 milioni all’anno.

La tabella che segue sintetizza l’impatto effettivo della vendita di Cavani sulla base delle premesse enunciate:

Cavani impatto vendita Operazione Cavani: quando una vendita eccezionale può portare ad una perdita di 30 milioni di Euro

Quello che emerge è che il Napoli inizia la stagione con una capacità di spesa ancora importante, perché all’impatto netto dell’operazione Cavani (50,1 milioni) occorre aggiungere anche il beneficio derivante dalla qualificazione diretta alla Champions League, che significa ricavi addizionali per una cifra di 25/30 milioni di Euro. Si tratta di numeri che proietterebbero la Società verso un utile record di circa 45-50 milioni di Euro.

Il parziale rovescio della medaglia di questa operazione è da ricercarsi nella prossima stagione: come la tabella dimostra, infatti, nel 2014/15 il Napoli dovrebbe avere un impatto negativo di circa 6,3 milioni di Euro rispetto al 2012/13, perché non avrà più il beneficio della plusvalenza di Cavani ma si troverà comunque il costo degli ammortamenti del giocatore acquistato. In più occorre ricordare che l’utile da noi stimato per il 2012/13 deriva quasi completamente dalla plusvalenza della vendita di Lavezzi, in assenza della quale il bilancio si sarebbe chiuso sostanzialmente in pareggio.

Impatto finanziario dell’operazione

Una seconda componente importante dell’operazione è da ricercare nell’impatto finanziario derivante dalla vendita di Cavani al PSG. Differentemente da quanto accade per il calciomercato interno all’Italia, infatti, gli scambi con società appartenenti a Federazioni estere avviene in denaro “reale” e non attraverso la camera di compensazione della Lega Calcio.

È ragionevole pensare che siano stati concessi i tradizionali 36 mesi di dilazione per il pagamento, quindi la vendita porterà al Napoli un flusso di denaro fresco di circa 20 milioni di Euro all’anno per i prossimi tre anni. Da questi, almeno stando ai dati ufficiali del bilancio 2012, sembrerebbe siano da sottrarre esclusivamente i costi del saldo dell’acquisto al Palermo, pari a 4 milioni di Euro da pagare a marzo del 2014.

Anche in questo caso da questo incasso occorrerà sottrarre gli impegni che scaturiranno dall’acquisto del mister “x”.

Sempre ipotizzando una cifra di 30 milioni pagabile in 36 mesi (ormai le dilazioni di pagamento sono consuetudine in tutta Europa), significa che al netto di questo pagamento il Napoli potrà contare con un beneficio anche finanziario di circa 6 milioni per il 2013/14 e poi di 10 milioni per ciascuna delle due stagioni successive.

La Champions 2014/2015 diventa fondamentale

La conseguenza diretta di tutto questo ragionamento è che il Napoli si trova di fronte, forse per la prima volta da quando è iniziata la gestione De Laurentiis, ad affrontare una stagione i cui risultati sportivi potranno essere determinanti per la propria crescita:

  • se, infatti, al termine del prossimo campionato il Napoli riuscirà nuovamente ad ottenere la qualificazione per la Champions League (sia essa diretta o superando i preliminari), allora la Società riuscirà comunque a chiudere il proprio bilancio in utile, pur avendo effettuato l’investimento più importante della sua recente storia (il mister “x” da 30 milioni di euro) e, anzi, inizierà a creare i presupposti per poter effettuare ulteriori inserimenti;

  • se, al contrario, il Napoli non otterrà una posizione di classifica sufficiente a tale obiettivo, allora dovrà prepararsi ad assorbire un’importante perdita di esercizio, stimabile in 25/30 milioni di Euro (in parte strutturali, in assenza del calciomercato, in parte derivanti dal maggior costo di ammortamento dell’operazione mister”x”).

Prima di scatenare eccessive preoccupazioni nei tifosi è però importante che si abbiano chiari alcuni  concetti:

  • tutti i nostri ragionamenti nascono da una nostra simulazione sul bilancio al giugno 2013. Stiamo quindi prendendo a riferimento l’ultimo dato ufficiale che risale al giugno 2012, con tutti i rischi di errore del caso;
  • se già è difficile pensare di effettuare una simulazione di un bilancio in fase di chiusura, qui ci siamo addirittura lanciati nell’immaginare cosa potrebbe accadere nei prossimi due anni e lo abbiamo fatto immaginando che tutto rimanga invariato ad eccezione dell’operazione Cavani/Mister X;
  • l’impatto che il Napoli avrà sarà marginale, in quanto anche dovesse presentare una perdita di bilancio di 30 milioni di Euro non ne avrà alcun effetto in termini di bilancio civilistico (avendo riserve già esuberanti al 30.06.2012), ne’ ai fini del Fair Play Finanziario, perché avrà diritto ad usufruire del bonus rappresentato dagli utili degli anni precedenti, che copriranno ampiamente l’eventuale perdita.

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