In questo periodo di assoluta mancanza di rispetto per la dignità umana non credo sarà un problema parafrasare il vangelo di Marco: Che gioverà infatti all’Europa guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua?
L’Europa ha perso l’anima da tempo, e non certo perché una Grecia appena umiliata ne è la culla.
Il Medio Oriente è la culla dell’intera umanità occidentale e nessuno si è mai fatto scrupoli nel renderlo terra di conquista e di scempio; anzi, i suoi meriti storici sono talmente lontani – di molto anteriori a quelli ellenici – da essere ormai pura polvere. Chi se ne frega dunque?
Quindi anche la romantica teoria di una Grecia da tutelare per la sua nobiltà civile e storica si macchia di neocolonialistica ipocrisia . Una retorica mediatica mossa esclusivamente dalla volontà di coprire – con un velo di opportunistico e diffuso pseudoculturalismo da peracottari, l’ avvenuta e intimorita accettazione nei confronti di un’ingiustizia assoluta.
Infatti appena l’Ue ha mostrato i denti tutte le apologie e le speranze di coloro che millantavano un cambiamento si sono subito tradotte in un “greggesco”: sono più forti loro, non c’è niente da fare! Così vanno le cose, il mondo è ingiusto e poi è colpa di Tsipras che si è arreso e ha avuto paura.”
Tutte cose verissime ci mancherebbe: la mediocrità imperante e diffusa ci consiglia da sempre l’asservimento pedissequo e totale.
E poi è stato Tsipras a fare questo … mica noi? Lui ha tentato di ribellarsi! Noi che c’entriamo? Certo … se l’avesse spuntata senza farsela addosso tutti saremmo stati con lui, ora saremmo tutti rivoluzionari, sognatori e progressisti, tutti vedremmo una nuova frontiera, ma adesso che si è mostrata la cruda e “crudele” realtà è giusto tornare nei ranghi! Anzi che sia chiaro … noi non c’entriamo niente! Il colpevole è solo lui.
E’ colpa sua se l’Europa lo ha umiliato costringendolo a fare riforme assurde nel giro di due giorni, è colpa sua se gli sono stati chiesti 50 miliardi di euro da racimolare dalla svendita selvaggia di beni pubblici anche se lo stato Greco può arrivare a raccoglierne, se gli va di lusso, appena 7!
Il ragazzo se l’è cercata! Se non era capace doveva starsene a casa e farsi i fatti suoi come facciamo tutti.
Se lui è un fesso mica è colpa nostra? Sì è vero, una settimana fa era straordinario e coraggioso, era l’eroe all’ombra del quale tutti facevamo gli spavaldi, però tutti possiamo sbagliarci, no?
Anzi … vedete cari euroburocrati come capiamo al volo e come ci siamo ravveduti presto? In neanche sette giorni ci siamo resi conto che quel greco era un fuoco di paglia e siamo tornati da voi.
I nostri politici lo avevano capito da tempo e non ci hanno assecondato; mica sono come quelli greci?
Sono stati proprio bravi, in fondo siamo tutti bravi. Non ve la prendete anche con noi per favore. Ora tutto è più chiaro: i salassi non servono solo a rimettere a posto i conti pubblici, ma possono essere utilizzati anche per dare “lezioni esemplari” a chi cerca di opporsi.
Ne avete tutto il diritto sia ben chiaro! Voi volete solo il nostro bene, “costi quel che costi”, ed è giusto e legittimo punirci se ci permettiamo di alzare la testa.
In fondo è anche una punizione civile e moderna, mica ci ammazzate? No, voi non vi sporchereste mai le mani. Assolutamente! Vi basta dilaniare i futuro di questa e un paio di generazioni a venire per rimetterci in riga. Vi basta buttare miliardate di euro in quel buco nero bancario che ci propinate come “stabilità” e il gregge è servito!
Povero Tsipras, non ha avuto il coraggio ed ora è l’agnello sacrificale da squartare sull’altare di Bruxelles.
Chissà, forse ha pensato che un braccio di ferro con quella gente avrebbe affamato undici milioni di persone e portato il paese nel caos, forse per questo ha cercato una soluzione, una trattativa!
Poveraccio… che brutta cosa essere una persona per bene e pensare prima al proprio paese. Questi scrupoli sono inammissibili! Imparasse dai veri grandi! Quelli che adesso hanno vinto anche grazie alla nostra vigliaccheria.
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fonte Foto Mauro Biani
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