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Original sin - 20

Creato il 07 novembre 2010 da Baffo1971
"... e dopo l'inferno di fuoco vennero le tenebre sui mondi conosciuti... sul primo mondo sceseuno scudo di buio, l'unico calore rimasto, quello della lava, non bastò a riscaldare la vita degli uomini, trasformati in bestie dalla sofferenza e dalla malattia... un solo gruppo si salvò per l'eternità, e solo l'uomo bianco avrebbe aperto le porte della risurrezione..."
"... l'uomo bianco formulerà l'enigma... e l'uomo bianco lo risolverà..."
"Peter, Georgyu, è tempo di riunire il Gran Consiglio. Convocate i Gerarchi, Clémence ha importanti comunicazioni".
"Sarà fatto, Clémence", risposero all'unisono Peter e Georgyu.
Clémence scomparve senza lasciare traccia di sè, così come aveva fatto ingresso nella sala della Meditazione. I due Sacerdoti non si erano accorti da dove arrivasse, nè in quale punto del buio androne la sua figura fosse stata inghiottita. Ogni suo movimento era totalmente silenzioso, la voce acuta e possente, ma melodiosa, parlava sempre di sè in terza persona, ed aveva un carisma eccezionale, unico, che spiegava il motivo per cui era... Clémence.
La Regola voleva che Peter e Georgyu fossero sempre i primi a conoscere i pensieri di Clémence, ma anche che ogni sua decisione definitiva fosse irrevocabile. Peter e Georgyu avevano il diritto di discutere, anche animatamente, sulle decisioni di Clémence, potevano esprimere la loro contrarietà anche con toni duri, ma l'ultima parola spettava sempre e solo a Clémence. Per questo motivo la successione alla morte di Clémence sarebbe stato inevitabilmente un processo complesso e drammatico. Diritto di Clémence era quello del Testamento Ereditario, ossia la possibilità di designare il successore seguendo la prassi della Chiave del Verbo: Clémence possedeva la Chiave Sacra, l'unica che poteva aprire lo Scrigno di Almathea. La chiave veniva portata al collo da Clémence, ma nessuno, tranne Peter e Georgyu, l'aveva mai veduta. Si diceva che Clémence avesse già designato il suo successore, consegnandogli la chiave in segreto, ma nessuno ne aveva ancora realmente avuto prova.
"E' in arrivo un periodo di grande fatica, di terrore, Georgyu. Lo sento in sottofondo, e non vorrei sbagliarmi... Tu che sei più saggio ed hai maggiore esperienza, cosa senti?", disse Peter.
"Io sento in sottofondo solo il canto di Clémence provenire dalle sue stanze... Peter. Non ci è dato di capire, dobbiamo solo agire, ed attenerci ai fatti, a ciò che abbiamo davanti agli occhi. Le sensazioni non portano da nessuna parte, se non al declino. Le Scritture Terrestri di 4000 anni fa... ricordi cosa dicevano del Peccato Originale? La tentazione, ciò che ha diviso l'Uomo da Dio e per questo lo ha reso mortale... L'uomo volle disobbedire alle Regole di Dio, e decidere da solo cosa è Bene e cosa è Male... Ecco, a questo, Peter, non dovremo mai cedere. I tuoi dubbi... sei giovane, hai ancora molte cose da imparare, ma tu... sei Peter, e questa è la Regola", disse puntando due dita sulla propria tempia. "...e su questa Regola nascerà la nostra Organizzazione... e la Regola non dovrà mai essere infranta. Vado a convocare gli altri Sacerdoti, tu occupati della sala. Clémence ci illuminerà tra pochi istanti..."
Georgyu scomparve nel buio, come poco prima aveva fatto Clémente. In lontananza si udivano le note maestose dell'organo e la voce di Clémence intonata in un canto propiziatorio alla meditazione del Gran Consiglio.
Un pensiero balenò nella mente di Peter: "Dio..."

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