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Oristano: 12 ottobre manifestazione studentesca

Creato il 06 ottobre 2012 da Yellowflate @yellowflate
Oristano: 12 ottobre manifestazione studentesca

Foto dal web

Riceviamo e pubblichiamo nota del Collettivo Studentesco Antonio Gramsci di Oristano.

Il “Collettivo Studentesco Antonio Gramsci” di Oristano aderisce alla giornata di mobilitazione nazionale studentesca indetta dall’Unione degli Studenti promuovendo un corteo che partirà alle ore 9 da Piazza Roma.

 L’attacco alla scuola pubblica appare ancora una volta la scelta assunta nei palazzi del potere: il governo dei tecnici, come c’era da aspettarsi, non ha cambiato rotta e centrosinistra e centrodestra che in questi decenni hanno minato le basi della scuola oggi si trovano più compatti che mai nel loro comune obbiettivo.

Con la spending review e il fiscal compact si profilano nuovi e pesanti tagli all’istruzione (dopo gli 8 miliardi sottratti dal ministro Gelmini);

come ha garantito il presidente Monti al meeting di Comunione e Liberazione nella finanziaria non mancheranno fondi e risorse a sostegno delle scuole private, continuando così a non rispettare l’art.33 della Costituzione;

con la legge 953 (ex pdl Aprea), che in questi giorni ha completato il suo iter nella VII Commissione Cultura e Istruzione, continua il progressivo depotenziamento dei diritti degli studenti conquistati negli anni a suon di lotte: il consiglio d’Istituto viene trasformato in consiglio dell’Autonomia (C.d.A) nel quale potranno entrare due membri esterni privati (banche, aziende, fondazioni etc.) e sarà il C.d.A. a scegliere statuto e regolamenti interni e quindi se (e come) i rappresentanti degli studenti devono essere eletti, se le assemblee d’Istituto potranno ancora esserci. Verrà inoltre istituito un Nucleo di Autovalutazione i cui criteri di valutazione saranno scelti e dettati dall’INVALSI.

Noi che crediamo nella scuola come mezzo di emancipazione e liberazione sociale respingiamo al mittente ogni attacco alla scuola pubblica e ogni tentativo di privatizzazione e aziendalizzazione del sistema scolastico. Abbattere i finanziamenti alla scuola così come perseverare nel non reintegrarli, ripetendo il leit motiv dell’assenza di risorse, significa non concepire l’istruzione come via d’uscita dalla crisi, ma come un laboratorio avanzato per l’azzeramento dei diritti e la chiusura degli spazi di democrazia, nell’ottica di conservare l’impostazione classista della nostra società.

Crediamo che la nostra lotta si debba congiungere con quella di tutte le classi lavoratrici e di tutti i deboli della società che subiscono le vessazioni e la cancellazione di diritti da parte di questo governo e di questa maggioranza ultraliberista.

Le risposte non possono più essere suicidi e silenzio, riprendiamoci le strade, riprendiamoci gli spazi, riprendiamoci ciò che ci spetta!

Collettivo Studentesco Antonio Gramsci


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