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Oristano: la Casa Circondariale di Piazza Mannu batte ogni record

Creato il 05 maggio 2013 da Yellowflate @yellowflate
Casa circondariale di Oristano, foto redazione foto: carcere di oristano eleonora redazione@mediterranews.org

Casa circondariale di Oristano, foto redazione

Oristano, “Monumenti aperti”. Tra le circa 50 possibili visite vi è una che attrae tantissime centinaia di persone: il carcere.

La casa circondariale di Piazza Mannu attiva sino a qualche mese fa, sorge, probabilmente sulle antiche vestigia della Regia di Eleonora d’Arborea.

In piazza Mannu, le alte mura fortificate del carcere per decenni hanno accolto chi ha commesso reati, poi, finalmente il trasloco verso la struttura carceraria di Massama, un carcere contemporaneo, molto diverso dalla vecchia casa circondariale di Oristano. Per anni, le code dinnanzi al portone ci sono state solo all’orario delle visite quando non era difficile scorgere familiari di detenuti con qualche pacco che timidamente attendevano il proprio turno  per entrare. Oggi per “Monumenti aperti” centinaia di cittadini hanno atteso l’apertura di quella struttura.

Ed è macabro online.

Durante la visita centinaia di foto sono state scattata lì, in quei bagni poco igienici, scenari di tanti scioperi, protagonisti centrali di tante lettere che detenuti e familiari scrivevano a deputati, associazioni e consiglieri regionali. Fotocamere catturano celle, quelle stesse celle con le finestre a bocca di lupo che per anni hanno ospitato una umanità dolente ed insofferente.

Una città curiosa, la stessa però che quando all’interno di piazza Mannu i detenuti scioperavano, raramente ha mosso un dito. Foto ovunque, commenti poco simpatici si rincorrono nei social network.

Non si tratta certo di una visita ad una antica regia giudicale anche perchè non era difficile immaginare che nulla di antico  vi è in quella struttura trasformata di due braccia e qualche piano di minuscole celle, un cortile cementato  nulla più.

Mentre si scorrono quelle foto si scopre ancora di più una umanità che cerca “scene forti” la stessa umanità che corre sui luoghi dei delitti quasi ad ascoltare gli ultimi sospiri di ignare vittime.

Piazza Mannu oggi, particolarmente animata, un pò come l’isola del Giglio o Avetrana.

Solo meno di un anno la Casa Circondariale di Piazza Mannu a Oristano ospitava 115 detenuti (29 imputati) superando di gran lunga la capienza regolamentare di 86 posti letto e con 30 stranieri (26,09%). E forse molti dei turismi odierni mai si sono posti il problema se lì dentro fosse umano scontare la pena.

Online invece foto e commenti di ogni genere: commenti squallidi, foto di celle, di docce, quelle che non funzionavano mai; di androni, scale, umidità, la stessa che ha fatto ammalare detenuti e personale, il cortile cementato che ha ascoltato tante “ore d’aria” testimone impassibile di risse e pestaggi,  l’ufficio matricole e persino lo sportellino dove i familiari passavano viveri e pacchi, immortalato e condiviso su fb.

Quando dal carcere uscivano testimonianze come questa però mai tanta è stata l’attenzione della città

“N°1 Ad oggi, nel carcere di Oristano, si trovano 114 detenuti, in una sistuazione di vita da terzo mondo. Siamo stippati come sardine, in una cella da 4 ci troviamo in 7 persone, circa 1 m quadro a testa, con tre brande che sfiorano il soffitto.

Il bagno, non ci sono parole per descriverlo in che condizione versa.

N°2Per lo più si rischia di morire asfissiati!
Le celle sono munite di bocche di lupo, già da anni fuori legge, e se non bastasse questo, abbiamo giorno e notte il blindo chiuso a braccetto, con temperatura di 40° celsius. Il ricircolo d’aria non avviene a sufficenza e si rischia prorio di svenire.

N°3 La ditta appaltatrice per le forniture della spesa per i detenuti, ci deve aver scambiato per vecchi cassonetti della spazzatura, in quanto tutta la frutta e la verdura che ci viene rifilata e di pessiama qualità.

N°4 Ad oggi non è ancora stata fatta la disinfestazione, infatti l’istitituto è invaso da topi, blate giganti che circolano liberamente nelle celle.

N°5 Gli scopini dei piani vengono pagati per 1 ora sola, e in quell’ora vengono puliti solo gli uffici della direzione.

N°6 La sala colloqui non è a norma di legge, spuntano chiodi dai banchi che spesso provocano lesioni a gli abiti e alla pelle dei detenuti e dei visitatori e per lo più è lercia.

N°7 Oggi per rippicca siamo stati minacciati dall’ispettore per la protesta di martedì 26 Agosto 2009,
che consisteva nella battitura delle sbarre.

Di fatti, questo pomeriggio, due detenuti….”

Era solo il 2009 e la lettera in corsivetto usciva da piazza Mannu

Oristano: la Casa Circondariale di Piazza Mannu batte ogni record

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