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Oro, al via le negoziazioni del WGC con la borsa di Londra

Da Mrinvest

Oro, al via le negoziazioni del WGC con la borsa di Londra
INVESTIRE IN ORO

Il 2015 potrebbe essere un anno da ricordare per l’oro. Non tanto perché le sue quotazioni stanno continuando a oscillare vistosamente tra minimi storici e rimbalzi vigorosi (quasi mai confermati), quanto perché a cambiare è il modo con cui avviene il fixing, la fissazione del prezzo del metallo prezioso.

Come potrebbe cambiare la fissazione del prezzo dell’oro

Di fatti, come i più attenti avranno già notato, al “vecchio” sistema di fissazione del prezzo dell’oro basato su una conference call tra alcuni merchant di principale riferimento, è stata sostituita una nuova procedura telematica – apparentemente più trasparente – basata sulle negoziazioni di un gruppo più aperto di operatori che, tuttavia, è ancora troppo ristretto per potersi definire pienamente privo di interrogativi e dubbi sull’affidabilità e sull’attendibilità (chiedere a Barclays, e allo scandalo che la colpì tre anni fa, quando fu accusata di influenzare a suo piacimento il prezzo dell’oro).

Qualcosa sta comunque cambiando. Negli ultimi giorni, infatti, il World Gold Council – un gruppo di 19 società estrattive d’oro, le più importanti al mondo – ha avviato i colloqui con cinque banche di riferimento per poter avviare le iniziali negoziazioni sulla possibilità di compiere un ulteriore passo in avanti sulla trasparenza delle quotazioni dell’oro, fino ad arrivare al punto di farle sovraordinare da un organismo garante come la Borsa di Londra.

Se quanto sopra dovesse tramutarsi in potenziale realtà, significherebbe un bel passo in avanti anche per la piazza finanziaria londinese, che sta attualmente fronteggiando la competizione dei futures negoziati sul Comex del NYME e, dall’altra parte del mondo, sulla Borsa di Shanghai.

Ad ogni modo, niente è ancora detto. Molte banche sono infatti piuttosto riluttanti a supportare l’iniziativa, e gli aspetti di aleatorietà sono ben presenti. Non ci rimane dunque che attendere potenziali sviluppi, i cui primi passi potrebbero realmente essere concretizzati nel corso dei prossimi mesi.

Quel che sembra certo è che, almeno formalmente, ci si sta opportunamente allontanando alle pratiche secolari che prevedevano una ristretta e segreta conference call per le quotazioni dell’oro. Pratiche che hanno prestato il fianco a numerose critiche, e che negli ultimi anni sono altresì scaturite in casi piuttosto annosi come quello che ha coinvolto Barclays. Un sistema più trasparente, che possa garantire delle indagini e dei controlli più adeguati, non potrà che esser giudicato ancora più salutare per il futuro dell’oro e, naturalmente, per tutti i suoi investitori che confidano nelle procedure di correttezza della fissazione del suo valore.


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