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Oro privato, si vende più ai gioiellieri che ai Compro oro

Da Mrinvest

Oro privato, si vende più ai gioiellieri che ai Compro oro
INVESTIRE IN ORO

Negli ultimi giorni sono state diffuse alcune interessanti valutazioni in merito alle compravendite di oro privato in Italia. Il merito è di un’osservazione compiuta a margine della pubblicazione di alcuni rilievi statistici, secondo cui è errato sostenere la tesi secondo cui le famiglie abbiano oramai dato via tutti i propri oro e, dunque, la crisi dei Compro oro sarebbe ascrivibile alla mancanza di “materia di scambio”.

Compro oro, una crisi che ha molte ragioni

Di fatti, sottolineava qualche giorno fa su Plus – il settimanale di investimenti del quotidiano Il Sole 24 Ore – Nunzio Ragno, presidente di Antico e tributarista, è sbagliato pensare che la crisi dei negozi che acquistano oggetti preziosi usati per rivenderli alle fonderie sia derivante dalla tesi “secondo cui le famiglie abbiano orami dato via tutto il loro tesoretto in monili”. Ragno ricorda infatti come il 60% degli oggetti in oro prodotti dal dopoguerra al Duemila, e rivenduti fino ad oggi, è ancora nelle mani degli italiani.

Dunque, gli italiani avrebbero ancora molto oro nel cassetto. Talmente tanto oro che il presidente segnala un incremento significativo dell’attività di compravendita dell’usato, ma da parte dei tradizionali gioiellieri, che sono oramai costretti ad affrontare un difficile momento di contrazione della produzione e di vendita del nuovo, e hanno guardato con crescente appetito al segmento dell’usato.

Complessivamente – tra Compro oro e gioiellerie – il comparto riesce ancora a registrare transazioni per un totale di 162-170 tonnellate di metallo prezioso, con un giro d’affari che oscilla tra i 4,5 e i 5,3 miliardi di euro. Numeri praticamente dimezzati rispetto ai 10-12 miliardi di euro del 2013, ma comunque in grado di reggere su numeri di rilievo.

Ad essere andati in crisi, segnala ancora Ragno, sono soprattutto i piccoli rivenditori e acquirenti “improvvisati”, quei soggetti che hanno cavacalto il boom a sua volta alimentato dalla contingenza economica di tanti cittadini e dalle alte quotazioni dell’oro. Tuttavia, l’attuale quotazione (che in tre mesi è passata da 29 a 35 euro al grammo) e che dovrebbe tenere nel medio lungo periodo, dovrebbe rendersi allettante agli occhi di operatori e famiglie.

Dunque, nessuna crisi del settore della compravendita dell’oro usato (contrariamente a quanto invece è lecito affemrare per l’oro nuovo). Semmai, c’è uno spostamento delle preferenze delle famiglie a rivolgersi ai gioiellieri piuttosto che ai Compro oro (tendenza comunque non massiva) e attendere quotazioni in rialzo.


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