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Osteria Alla Grande. A Milano continua la tradizione del buon cibo e della goliardia

Creato il 31 ottobre 2010 da Ilbicchierediverso

Osteria Alla Grande. A Milano continua la tradizione del buon cibo e della goliardiaNel centro storico di Baggio a Milano, in via delle Forze Armate 405, resiste agli attacchi (o agli acciacchi???) del tempo, della società e del grigiume anti goliardico, l’Osteria Alla Grande, “Ultima roccaforte contro hamburger, cibi per vegetariani, caffé d’orzo e per chi è a dieta!”.

E meno male aggiungiamo noi! Perché di diete e hamburger, cibi presi Filosoficamente troppo sul serio e salutismo ortodosso ne abbiamo un po’ piene le scatole, quindi ieri sera abbiamo deciso di incamminarci verso questa terra di tradizione e lussureggiante cucina meneghina (segnalata anche in Mangiare Milanese a Milano), che ha come “giorni di riflessione” la Domenica e il Lunedì.

Ad accoglierci una sala straripante di oggetti, da vecchissimi cavatappi a cartelli stradali, foto di Bela Lugosi e di Enzino Iacchetti fino ad arrivare a Tapiri d’Oro e locandine che narrano le gesta dei prodi eroi della brigata gastronomica del locale.

Lo Smilzo, sessantaquattrenne DOC, ci ha fatto accomodare aprendo le danze con l’”Oste da adottare”, il maitre fleminghiano, insomma La Sintesi,  (mi dicono Ultrasessantenne DOP) con una serie di battute al vetriolo, intrattenimento comico e scappellotti volanti, ma tutto molto sobrio, non aspettatevi epiteti come alla Parolaccia di Roma.

Una volta seduti il menù era una delizia lumbard’ tutta da ingollare e cucinata (abbiamo scoperto poi, dalla moglie dello smilzo, ottima cuoca dotata di Santa Pazienza).

Mentre mangiavamo delle bruschette (fatte con l’ottimo pane dell’artigianodi Pane & Golosità -via B.Cabella 4/A- che ci ha fatto finalmente, riassaporare il gusto del pane a Milano) abbiamo fatto ricadere la nostra scelta su Polenta e Cinghiale con vino sfuso. Nel frattempo lo Smilzo ci raccontava di come ci tiene alla tradizione e di come dovrebbe esserci più conoscenza di quello che è il nostro passato anche gastronomico. Come non dargli ragione d’altronde?! Oramai è difficile che qualcuno si ricordi cosa vuol dire mangiare un piatto di pasta o di carne cucinato secondo antiche ricette e tempi, tutti pensano alla moda del cibo perdendosi grandi soddisfazioni del palato e dell’anima.

Piatti in arrivo, fumanti. Divorati con il generoso vino sfuso. Un cinghiale davvero ottimo e una polenta deliziosa, in un piatto unico ci siamo persi in questo autunno/inverno ringraziandolo di essere arrivato così da farci fare una mangiata del genere.

Sorbetto al limone e vodka e altre due chiacchiere, piacevolissime.

L’ambiente è casalingo, molto rilassato e divertente, i prezzi assolutamente modici, entrare all’osteria Alla Grande, significa rilassarsi e passare una serata più che piacevole e incappare in eventi come questo ad esempio: A Cena da Romeo e Giulietta, uno spettacolo di teatro-cucina di Anna Maini con Paola Palmieri e Fabio Paroni, dove i due celebri innamorati in realtà non sono morti a Verona ma sono scappati e hanno aperto un ristorante. Una cena che va dall’antipasto all’amaro tra colpi di scena e risate.

Quando? Giovedì 25 novembre alle 20.00 per soli 35 euro, ovviamente su prenotazione.

Insomma la nostra incursione milanese ci ha fatto tornare a casa con il sorriso e sicuramente il Bicchiere di_Verso tornerà a trovare gli amici dell’osteria Alla Grande!

Buona scelta

IBD


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