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OTTA, NONJUROR; Lettori; Sondaggio; Tommaso

Creato il 08 novembre 2011 da Chinalski

Òtta
Etimo incerto
Sostantivo femminile.
1. (antico) Ora: s’addormenta per le taverne e poscia torna a quest’otta (Boccaccio).
2. (antico) Tempo, momento particolare.
Alcun’otta: qualche volta.
A otta: a tempo, in tempo.
A un’otta: nel tempo stesso.
A bell’otta: proprio al tempo giusto.
A buon’otta: alla buon’ora; in breve tempo, rapidamente.
A otta a otta: di quando in quando.
Ogni otta: ogni volta.
Otta per vicenda: ogni tanto.
A pazz’otta, a pazz’otte: secondo il capriccio: E’ sordo a pazz’otte e quand’e’ vuole (Fagiuoli).

Una (parola) giapponese a Roma

Nonjuror [non'dzuror]
Voce inglese, composto di non- ‘non’ e juror ‘giurato’.
Sostantivo maschile invariabile.
(storia) Ciascuno dei vescovi e dei sacerdoti della Chiesa d’Inghilterra e della Chiesa Episcopale Scozzese che rifiutarono di accettare con giuramento le norme religiose deliberate nel 1689 dal parlamento inglese.

I lettori ci scrivono

Ci scrive Ezio Chiocchetti per lamentarsi degli errati ingredienti segnalati per il bourbon. Avevamo indicato che era ottenuto da
"distillazione di grano, segale e malto d’orzo", dimenticando il mais che ne è l’ingrediente principale: da disciplinare la miscela di cereali deve avere almeno il 51% di mais.

Sondaggio

Parliamo sempre del “non me ne pò fregà de meno”.

Smallfountains ci informa che
— i sedicenni (a Belluno) dicono "quando vuoi…" oppure "c’è chi è morto". —

Ci scrive anche Francesco Caiazzo.
— Mi viene in mente un luogo comune, in voga dalle mie parti (alto casertano… Capua per l’esattezza), che recita "e chi se ne stropiccia", che non ritengo abbia a fondamento un qualche testo letterario più o meno noto, ma che derivi piuttosto da quelle filastrocche infantili (con qualche doppio senso, a volte) nelle quali si lascia intendere qualcosa dicendo altro, sul genere "mi hanno dato un sacco di botte… e chi se ne stropiccia".
Per fare qualche esempio maggiormente noto, possiamo ricordare la filastrocca: "sopra la spiaggia di capracotta / ci son tre figli di una… signora / stanno sempre a far schiamazzo / stanno sempre a rompe… l’anima", oppure "ho mangiato un maiale nostrano / che strano, che strano / l’ho acquistato per poche lire da un bonzo / che strano, che strano". —

Lo sappiamo tutti che ci sono un certo numero di altre locuzioni equivalenti, più o meno volgari e particolarmente utilizzate, ma la Parolata tratterà solo di esempi letterari o di alto contenuto culturale.

Tommaso Feleri! Chi era costui?

Secondo indizio
Stiamo parlando di una storia famigliare, dei rapporti tra un padre, la figlia, la moglie e il nipote, figlio del fratello caduto in disgrazia e presto defunto.



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