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otti d’Estate a Castel Sant’Angelo 2015 – Massimo Reale e Manuela Mandracchia in “Le parole degli Eroi”

Creato il 29 agosto 2015 da Yellowflate @yellowflate

Video proiezioni Cristiano Pinto

Ricerca musicale Ombretta Macchi

Ricerca testi e drammaturgia Teresa Bertilotti e Massimo Reale

Nel 2015 si celebreranno i cento anni dall'entrata in guerra del nostro Paese. Un conflitto che ha cambiato per sempre il significato della parola "guerra".

è un progetto multidisciplinare e modulare, ideato da Massimo Reale e inserito nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, che si articola sia in ambito documentaristico, sia in ambito teatrale e che intende riportare all'attenzione del Paese la straordinaria e tragica impresa che i nostri compatrioti seppero compiere.

La parte teatrale del progetto è composta da un ciclo di letture di testi, accompagnate da musica e canzoni d'epoca, che sono il frutto di una drammatizzazione delle lettere che i nostri soldati scambiavano con i familiari.

Nei 50 minuti circa di spettacolo si alterneranno le voci dei soldati, ma anche quella delle mamme, delle fidanzate e delle crocerossine al fronte, che ci racconteranno con le loro autentiche parole, le sensazioni, le aspettative, le paure che la guerra fu capace di suscitare nei loro cuori.

Un'esperienza drammatica che fu per molti l'abbandono della terra natale ma anche un passaggio verso l'età adulta e verso l'ignoto, costellato di aspettative e di inquietudini di sogni di vittoria e di morte.

Proprio perché il testo nasce da un'accurata selezione di lettere, frutto di una approfondita ricerca nelle biblioteche e negli archivi dell'Esercito Italiano, vuole essere una narrazione palpitante, che nasce "dal di dentro" e che è corredata dallo straordinario impiego delle immagini, fotografiche e filmiche, del conflitto.

Grazie all'originale uso delle proiezioni, curate da Cristiano Pinto, sulle superfici irregolari di alcun elementi scenografici sarà possibile immergersi negli scenari del conflitto, e l'intero palcoscenico pare divenire un'istallazione parlante, popolata dai pensieri di questi nostri fratelli italiani.

La partenza, l'arrivo, l'attesa, la lotta, la guerra, la morte e infine la vittoria, molto molto diversa da come la si era immaginata. Solo le parole degli eroi a raccontare, le parole di chi è lì, in quel preciso, momento. La voce di fa parte per un istante dell'evento che cambia la Storia del mondo.

Immagini, parole e musiche che dl passato continuano a parlarci, ad ammonirci affinché tutto questo non accada ancora.


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