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[Out of Land] Deadlight

Da Jark85 @LandOfRust

[Out of Land] Deadlight

Deadlight è un platform a scorrimento orizzontale sviluppato dal team spagnolo Tequila Works. La trama segue un po’ il filo a The Walking Dead con l’umanità decimata per via di una epidemia che trasforma le vittime in non morti (in questo gioco chiamati “ombre”); il protagonista, Randall Wayne, è in fuga assieme assieme a un gruppetto di sopravvissuti. Per via di circostanze sfortunate, Wayne rimane separato dal gruppo e deve superare mille difficoltà (non rappresentate esclusivamente dalle ombre) per poter recuperare la strada smarrita.

Seppur ricca di contenuti per via della presenza di un diario di Randall, la storia di Deadlight non rappresenta l’elemento più brillante del titolo proprio per via del senso di “già visto” che si avverte durante il corso dell’avventura. Non mancheranno comunque momenti più emozionanti e che, soprattutto i sensibili, potrebbero commuovere ma rimane comunque un gioco che narrativamente parlando ha poco da offrire.

Discorso diverso invece per il gameplay e l’aspetto artistico: saltare, scalare pareti, scavalcare recisioni, respingere le ombre con attacchi corpo a corpo…. tutte azioni ben implementate e che ben si sposano con il game design dei livelli. Magari in qualche punto si avverte troppo un senso di “trial & error” con il gioco che quasi ci impone in alcuni punti a procedere per tentativi soccombendo almeno una volta. Nulla di troppo grave comunque dato che il gioco non risulta mai frustrante ma al contrario diverte e ci spinge a continuare a oltranza fino alla fine. Molta importanza anche nell’aspetto survival: spesso e volentieri ci ritroveremo alle strette contro orde di ombre affamate dovendo, in tempo brevissimo, prendere decisioni rapide sul da farsi. Spesso infatti la soluzione è trovare un pertugio in alto o farsi largo a suon di accetta. A rendere le cose complicate è il livello di stamina di Wayne: più utilizza l’ascia più il livello si abbassa rendendo le azioni di Randall più lente e impacciate. La resa di questa feature è ottima e il giocatore deve seriamente prestare attenzione su come utilizzare l’ascia per non rischiare di rendere il protagonista un facile pasto. Non mancano anche le armi da fuoco ma qui hanno una valenza diversa: più volte dovremo usare la pistola per sbloccare passaggi che a mani nude sarebbe impossibile.  Le armi ovviamente rappresentano anche l’ultima spiaggia nella difesa contro le ombre e il loro utilizzo è caldamente consigliato esclusivamente se la situazione si fa disperata. Inutile ricordare che le munizioni non sono infinite.

Il mondo di gioco è molto dark e tetro rendendo giustizia al nome “ombre” (i nemici sono sempre fondamentalmente i classici zombie ma qui sono rappresentati in maniera celata e nel gioco li si vede spesso esclusivamente con la loro silhouette nera) e andando avanti la qualità cresce sempre più. Anche la scelta di narrare la trama e i dialoghi mediante artworks e schizzi formato comics si rivela buona rendendo la storia, pur non essendo come detto il massimo dell’originalità, abbastanza intrigante soprattutto nelle fasi finali.

Forse proprio il divertente gameplay e la curiosità di vedere come finisce la vicenda portano il giocatore a terminare il gioco in un periodo di tempo abbastanza breve.: Deadlight è terminabile in un lasso di tempo parecchio breve e probabilmente in appena un pomeriggio, andando spediti e mostrandosi abbastanza abili, lo si può terminare.

Commmenti finali
Deadlight è un gioco onesto e rientra nella fascia di “ottimi titoli” che si piazza immediatamente sotto all’eccellenza assoluta. Purtroppo infatti, seppur intrigante, la trama non risulta per nulla originale e non va ad incidere nel valore artistico del gioco. Tutto il contrario invece per il gameplay: curato nei dettagli dalle fasi platforming a quelle survival (sia scontri corpo a corpo che a fuoco), giocare a Deadlight equivale a divertimento assicurato e portarlo a termine ci renderà soddisfatti (a patto di non aspettarsi una avventura molto lunga: si consiglia di procedere lentamente e di gustare i singoli dettagli del devastato mondo di Deadlight).


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