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Overshoot day: consumiamo più di quanto produciamo. Le nostre risorse?

Creato il 20 agosto 2014 da Nicola933
di Mario Marrandino Overshoot day: consumiamo più di quanto produciamo. Le nostre risorse? - 20 agosto 2014

Overshoot day: consumiamo più di quanto produciamo. Le nostre risorse?Di Mario Marrandino. “Overshoot day”. Cos’è? È il giorno in cui si sfora.

L’autonomia del sistema produttivo energetico che il nostro pianeta ci fornisce è durato meno di otto mesi e il 19 agosto entra in rosso. Ciò significa che sfruttiamo più di ciò che produciamo, prosciugando tutto ciò che avremmo dovuto utilizzare fino a dicembre; vuol dire che andiamo avanti indebitandoci, sottraendo beni e servizi al futuro perché gli ecosistemi non sono più in grado di rigenerarli. Non si parla di banche, di corporazioni, di multinazionali: l’uomo si sta indebitando con il pianeta Terra e giorno dopo giorno continuiamo a corromperla.

Le stime raccolte provengono dal Global Footprint Network, un centro che studia principalmente il rapporto tra le capacità del pianeta di riproporre risorse energetiche (ed eliminare quelle di scarto, CO2 compresa) utilizzabili e le necessità umane del ventunesimo secolo.

Mathis Wackernagel, presidente del GFN: “Il problema del superamento della capacità rigenerativa sta diventando la sfida del ventunesimo secolo: è sia un problema ecologico che economico”.

La faccenda è, però, anche ambigua. Questo perché i grafici parlano chiaro: la degenerazione degli ultimi tempi è stata incredibile, paradossalmente, in una realtà dove si parla sempre più spesso di politiche ambientali. Nel 1961 l’umanità usava solo tre quarti della capacità della Terra di generare cibo, energia, risorse e assorbire agenti inquinanti. All’inizio degli anni Settanta la situazione è sostanzialmente cambiata e l’impronta ecologica dell’umanità ha superato la capacità di produzione rinnovabile del pianeta. Il debito cresce ed il conto alla rovescia è partito, fin quando la Terra ci darà credito? 

Ad oggi, ben l’85% della popolazione mondiale vive in paesi che richiedono alla natura più di quanto questa riesca a dare. L’Italia è fra questi: consumiamo più di 4 volte le risorse disponibili sul nostro territorio. In pole troviamo il Giappone, (7 volte di più) e gli Emirati arabi (12 volte di più). I più potrebbero sollevare diversi dubbi, specialmente se si pensa che territori come i sopracitati non godono di una densità di popolazione eguale (e quindi, in linea teorica, di fabbisogno energetico e la rispettiva produzione d’inquinamento) alle grandi zone del mondo, come ad esempio gli USA. Ebbene, andando a calcolare non il livello di efficienza delle singole economie, ma il rapporto tra consumi e risorse disponibili che un paese, per conformazione territoriale, possiede, il deficit degli Stati Uniti girerebbe attorno al valore 2. Ma se lo stile di vita americano venisse esportato a livello globale e che quindi, oltre 7 miliardi di persone consumassero come lo statunitense medio, che nella sua realtà sembra essere un ciottolo, su piano globale sarebbe un enorme scoglio per il nostro pianeta.


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