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Pablo Prigioni: rookie a “soli” 35 anni

Creato il 20 ottobre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Letteralmente la parola Rookie sta per esordiente, ossia si riferisce a quegli atleti che giocano per la prima volta in una lega, e che generalmente sono giovani e inesperti. Pablo Prigioni risponde solo al primo punto di tale definizione, quindi possiamo definirlo un’esordiente per quanto riguarda l’NBA, ma se dobbiamo parlare di esperienza possiamo affermare tranquillamente che l’argentino ne possiede tanta, sia per l’età ma anche per un curriculum cestistico di tutto rispetto. Il nativo di Rio Tercero vanta un’esperienza di dodici stagioni nella Liga ACB, il campionato spagnolo, tra i più competitivi dell’intero continente europeo, vestendo le maglie del Saski Baskonia (Caja Laboral, precedentemente Tau Vitoria) e del Real Madrid.

Ma forse è con la nazionale Argentina che si è fatto conoscere in tutto il mondo raccogliendo sette medaglie fra Olimpiadi e Mondiali. Dunque una carriera di tutto rispetto che Prigioni ha vissuto in maniera assolutamente impeccabile, ma forse a 35 anni un atleta ha bisogno di sfide stimolanti, e quando l’America chiama (ancora meglio se lo fanno i New York Knicks) difficilmente un giocatore rifiuta una tale opportunità. Il buon Pablo già nel 2009 era stato cercato dall’NBA sempre dai Knicks, ma all’epoca rifiutò l’invito preferendo il Real Madrid, quest’estate invece senza batter ciglio ha risposto presente. La sua esperienza americana ufficiale non è ancora iniziata e Prigioni ha già conquistato un primato, sarà infatti il più vecchio Rookie della storia NBA, prima di lui ci furono il connazionale Fabricio Oberto (San Antonio) esordiente a 31 anni, Antoine Rigaudeau (Dallas) 32 anni, anche se il precursore di questa moda è stato il Lituano Arvydas Sabonis approdato in Nba a 31 (Portland) dimostrando di essere assolutamente all’altezza della Lega americana.

L’argentino ha raggiunto la Grande Mela, trovando una squadra assolutamente esperta con un età media molto alta (32 anni e 240 giorni) chiamato da coach Woodson per rinfoltire il reparto playmaker. Dividerà la posizione con Raymond Felton (che probabilmente sarà titolare) e il trentanovenne Jason Kidd. Prigioni al momento è senz’altro la terza opzione, anche se per esigenze di squadra potrà essere utilizzato come guardia, come ha fatto intendere il coach newyorkese. Il tutto è stato confermato nelle prime uscite stagionali dei Knicks, in cui Prigioni ha giocato in coppia con Kidd disputando ottime partite.

Coach Woodson dopo le prime gare di preseason ha dichiarato di essere rimasto assolutamente colpito da come Prigioni e Kidd hanno giocato insieme, aggiungendo che in assenza degli infortunati Shumpert e Brewer, utilizzerà spesso i due “giovani” play, definendo il duo assolutamente completo. Prigioni dal canto suo è felicissimo dell’esperienza che sta vivendo in NBA, ha ricevuto i complimenti dopo l’esordio con i Wizards dal suo amico connazionale Ginobili, e si dice desideroso di far bene con i suoi compagni. Non sappiamo che stagione vivrà Pablo Prigioni, certo lo spirito competitivo che hanno gli argentini non ha eguali, quindi sappiamo benissimo che farà di tutto per dimostrare di poter essere competitivo in una Lega super atletica anche a 35 anni.


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