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Pachiraofficial

Creato il 08 aprile 2014 da Lucastro79 @LucaCastrogiova
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Published on aprile 8th, 2014 | by radiobattente

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PACHIRA!

Un chitarrista rock-blues, un pianista classico, un batterista hard rock, un bassista funky e un chitarrista poliedrico.

Questi sono i Pachira: Giuseppe Malfitano (chitarra e voce), Emanuele Gattuso (tastiere), Giuseppe Abbruscato (batteria), Salvatore Cani (basso), Francesco Sottile (chitarre)

Il gruppo si forma nel 2005 e comincia a suonare nei locali delle città siciliane intorno ai due paesi natii dei componenti, Licata e Ravanusa.

Giuseppe Malfitano inizia a suonare la chitarra a 12 anni. Il suo percorso artistico muove i primi passi con un gruppo folk, nel quale suonava chitarra acustica e percussioni. Prende qualche lezione privata da Gai Bennici e successivamente studia musica per 2 anni al Saint Louis di Roma. È l’autore di testi e musica dei Pachira.

Emanuele Gattuso studia pianoforte fin da bambino. Ha uno stile classico e raffinato e nonostante la sua impostazione, si rivela musicista versatile che riesce a destreggiarsi tra funky, reggae, blues, e rock divertendosi anche suonando la fisarmonica. Ottimo fonico e arrangiatore, si occupa da sempre delle registrazioni in studio dei Pachira.

Giuseppe Abbruscato ha lo stile deciso di un batterista mancino che ha suonato a lungo con gruppi hard rock e metal ma che presto scopre la passione per sonorità più leggere come lo ska, il reggae e il folk. La sua esperienza con più formazioni, gli ha permesso di intraprendere vari progetti musicali.

Salvatore Cani si avvicina alla musica all’età di 8 anni studiando pianoforte. Dopo un breve periodo alla chitarra, a 14 anni decide di suonare il basso e da allora ha suonato i generi più disparati, spaziando dall’hard rock al funky, dal prog al pop, con circa dieci gruppi diversi. È con i Pachira dal 2010.

Franceso Sottile, attratto fin da piccolo dalla musica, studia dapprima il pianoforte per poi passare alla chitarra, dopo avere anche lui preso qualche lezione e proseguendo poi da autodidatta spaziando in diversi stili. Amante del metal e dell’hard rock più classico ha militato in diverse band di quel genere per poi entrare a far parte dei Pachira nell’agosto del 2012.

Con il loro stile “folk n’ roll”, come lo definiscono loro stessi, i Pachira ricevono subito il favore del pubblico e partecipano a una serie di manifestazioni, tra cui il “Licata Rock Festival” edizione 2004, dove vincono il premio della critica e quello per il miglior brano inedito, “Padre padrone”, premio che vinceranno anche al “Festival Città di Caltanissetta” nel 2005 e che riceveranno da Mogol in persona, componente della giuria per l’occasione insieme a Claudio Baglioni e gli Stadio. I Pachira vengono poi invitati ad aprire il concerto di Enrico Ruggeri al teatro nisseno Bauffremont, una splendida occasione per i ragazzi.

Grazie ai successi ottenuti nell’isola, la band nel 2006 suona al 360° di Roma dove passa le selezioni e arriva in finale al “M-Arte Live”.

Il 2009 è l’anno del primo EP, “Cosa ti piace fare”, che hanno portato in giro per la Sicilia.

Durante l’estate del 2010 partecipano al Mediterranea Sound Festival, nota manifestazione calabrese per gruppi emergenti, dove arrivano finalisti. Sullo stesso palco suonerà il cantautore Alessandro Mannarino.

Nel giugno del 2011 i Pachira suonano sul palco Varcuzze del Ballakazzìz Fest, il festival ragusano organizzato dai Baciamolemani, che li hanno voluti sulla suggestiva spiaggia di Marina di Ragusa, in agosto partecipano al Dedalo Festival a Caltabellotta (AG) e Ramacca (CT), vincono la prima edizione dell’Artstopping musicontest di Mussomeli (CL) e l’undicesima edizione del Memorial dedicato a Rosa Balistreri, si piazzano al terzo posto assoluto al festival nazionale “La spada d’oro” ad Acireale dove sono premiati anche per il miglior testo e la migliore performance.

Sempre nell’estate del 2011, ad agosto, vede la luce il secondo EP del gruppo, “Il walzer della banda dell’isola”, nel quale si nota che il discorso musicale introdotto col primo EP comincia ad acquisire un carattere tutto suo, originale e fresco.

Tra ottobre e novembre del 2011 intraprendono una mini tournée teatrale insieme all’attore agrigentino Gaetano Aronica (Malena, Baarìa, Il capo dei capi, Il commissario Montalbano…), portando in tre prestigiosi teatri della Sicilia (il “Garibaldi” di Modica, il “Trifiletti” di Messina e il “Regina Margherita” di Caltanissetta) lo spettacolo “Sicilia tra…musica e teatro” di Francesco Bellomo e Salvo Bona.

Nel marzo del 2012 sono stati impegnati a teatro, al fianco del famoso attore Franco Oppini con lo spettacolo teatral-musicale “Eppur mi son scordato di te”.

A maggio del 2012 aprono a Licata il concerto di Mario Venuti in occasione del primo anniversario del porto turistico, un’altra grande soddisfazione per i componenti del gruppo.

L’estate del 2012 li vede impegnati lunghissima serie di concerti che li porta in ogni angolo della Sicilia, e non solo.

Nell’agosto del 2012 esce il loro ultimo singolo, “Tanuzzu in love” ispirato dal film di Paolo Virzì “My name is Tanino” che riscuote subito un enorme successo di pubblico, degna coronazione di un’estate molto soddisfacente.

A due anni di distanza dall’uscita de “Il walzer della banda dell’isola”, nell’agosto 2013 esce “LIVE IN STUDIO”, una raccolta di 11 cover registrate in presa diretta in sala prove più il singolo “Tanuzzu in love”.

Attualmente stanno lavorando a nuovi pezzi che andranno nel loro prossimo disco.

I Pachira sono come un puzzle dove tutti i pezzi si incastrano perfettamente tra loro: le esperienze musicali di ciascun componente confluiscono in un’unica miscela esplosiva di creatività ed energia.

Il loro genere può essere definito “Folk ‘n roll”,una commistione di suoni mediterranei mischiati al rock ‘n roll più classico.

Orecchiabile, piacevole e facilmente recepibile, il loro suono è infarcito di

venature swing, bossa nova, e di tutti quei ritmi della tradizione popolare che

rendono i loro pezzi unici e riconoscibili.

Anche nell’esecuzione delle cover i Pachira dimostrano originalità e talento, interpretando ogni singolo pezzo con uno stile personalissimo.

Il miglior banco di prova della band sono sicuramente le esibizioni live, nelle quali emerge tutta la grinta del gruppo e l’intesa che lega i ragazzi fra loro: il forte equilibrio interno fa respirare a tutti coloro i quali assistono alle esibizioni un’atmosfera partecipativa unica e irripetibile.

“Pachira” è il nome di una pianta con un grosso tronco intrecciato, che simboleggia l’unione dei background musicali e artistici di tutti i componenti, accomunati dalla passione per la musica.

www.pachiraofficial.it

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