Pacifisti a senso unico

 

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   Sembra che da qualche tempo si sia ingaggiata una strana battaglia. Da una parte gente decisa a scuotere l’indifferenza dei pacifisti. Questa gente le prova tutte, non le mancano i mezzi e la fantasia. Ogni giorno in Nigeria massacra decine di cristiani facendoli saltare in aria nelle chiese, nella « laica » Tunisia sgozza gli apostati con la benedizione di al Quaradawi che fra poco diventerà l’uomo più potente dell’Egitto, in Egitto perseguita i copti, in Irak fa saltare in aria a 100 per volta chi non è d’accordo (o chi è d’accordo) sulla Summa, uccide in Pakistan, in Thailandia, in Somalia, in Mali, in Sudan, nelle Filippine,in Indonersia, tutto questo senza contare i 60 milioni di bambine all’anno stuprate in nome della Sharia (per non parlare delle donne). Poveretti, ce la mettono tutta. Dall’altra parte gente refrattaria a ogni provocazione. Credete che che per tutto questo si faccia almeno una piccola manifestazione pacifista? Nemmeno per sogno. E non una sola femminista si mobilita per quelle bambine o per quelle donne. Silenzio di tomba.

   L’ultimo tentativo di scuotere i pacifisti è avvenuto in Siria, dove si sono usati dei bambini come scudi umani. Non vi sembra orribile? Una vera provocazione, ma i pacifisti non si sono mobilitati nemmeno in questo caso. Niente cortei, niente sit-in, niente veglie, niente bandiere iridate. Poco male, come sempre Dragor ha pronta la ricetta per provocare un’immensa ondata d’indignazione popolare. Informatevi bene, quei bambini non sono stati usati come scudi umani dagli islamici. Sono stati usati dall’esercito siriano « contro » gli islamici. Allegri, siete liberi di indignarvi. Non c’è di mezzo il tabù della religione che giustifica ogni crimine. Se malgrado tutti i vostri sforzi non riuscite a indignarvi, sapete come dovete fare? Immaginate che quei bambini siano danni collaterali provocati dagli israeliani. E’ un sistema infallibile.   

Dragor