Carissimi e Carissime, 14 Giugno 2015
Il giorno 20 giugno ricorre la festa della Consolata. Per me e’ un giorno di affettuosa comunione e di intensa gratitudine nei vostri confronti. Qui al Centro la celebreremo sabato 27 con circa 300 giovani.
Il giorno 21 Papa Francesco preghera’ nel suo santuario, cuore della pieta’ mariana della citta’. Non credo errare pensando che il Papa ha imparato devozione e amore alla Consolata sulle ginocchia della nonna, da lui piu’ volte ricordata come sua educatrice alla fede. Come tanti piemontesi che emigravano in Argentina suppongo che la nonna abbia messo in valigia una immagine grande della Consolata: come protezione durante il viaggio in nave, conforto per i giorni difficili dei nuovi inizi, benedizione sulla sua famiglia e casa.
Inginocchiato davanti alla sua effige il Papa preghera’. E’ facile intuire come, e per chi il suo cuore preghera.’ Questi giorni io prego cosi’:
O Consolata, tu sostieni il Bambino Gesu’ sul tuo braccio. La sua mano stringe la tua: sembra chiedere sicurezza. La sua destra poggia suo tuo petto. Con due dita rivolte a te pare voglia dirci che ricorriamo a te. Il tuo sguardo e’ dolce, tenero, delicato. Sguardo di madre che vede, comprende, perdona, trepida, accoglie, incoraggia, consola. O Consolata, in questi tempi difficili, e in tutte le ore buie della nostra vita, consolaci. La tua consolazione e’ amore e sostegno. Consolaci!
La mia fiduciosa preghiera e’ per voi e per tutti i vostri cari. Tutti noi nelle mani di Maria. Tutti noi nel suo cuore.
Nella gioia, comunione e gratitudine, con affetto,
p. Giuseppe Inverardi (IMC)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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