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Padroni di casa

Creato il 01 ottobre 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Padroni di casa

Anno: 2012

Durata: 90′

Distribuzione: Good Films

Genere: Drammatico

Nazionalità: Italia

Regia: Edoardo Gabbriellini

Padroni di casa di Edoardo Gabbriellini, da tutti conosciuto come il protagonista di Ovosodo di Paolo Virzì nel 1997 e al suo secondo film come regista, è un film pretenzioso che mette in scena la storia di due piastrellisti romani, interpretati dai talentuosi, Elio Germano e Valerio Mastandrea. I due fratelli piastrellisti raggiungono per un lavoro di pavimentazione la casa di Fausto Mieli, un cantante popolare, ritiratosi dalle scene dieci anni prima, a causa della malattia della moglie Moira costretta sulla sedia a rotelle.

Fausto e Moira, i padroni di casa, sono interpretati rispettivamente da Gianni Morandi e Valeria Bruni Tedeschi. La casa in cui vivono è immersa nel verde dell’Appennino Tosco-Emiliano e i due romani si trovano a convivere con gli abitanti del paesino, caratterizzati da una mentalità chiusa e provinciale. Lo stesso padrone di casa, se in un primo momento, è descritto da Gabbriellini, come un uomo tranquillo, dai sani principi, in grado di rinunciare alla sua carriera, per star vicino a sua moglie, in un secondo momento, è mostrato in tutta la sua natura, cinica, chiusa e senza moralità. Come il protagonista anche il film cambia totalmente genere tra il primo e il secondo blocco narrativo. Dopo una prima scena, cruda e sanguinosa, come quella dell’uccisione di un lupo, la storia assume i toni leggeri della commedia, grazie anche all’introduzione, di cui i due fratelli piastrellisti, sono i protagonisti. Ottima l’interpretazione di Mastandrea e Germano che con ironia mostrano con chiarezza il rapporto caricaturale tra i due fratelli. Ad un tratto però, il film si converte in una sorta di noir, in cui gli scontri tra i cittadini e gli estranei si complicano e la mentalità provinciale prende il sopravvento. Padroni di casa, catapulta lo spettatore dalla commedia alla tragedia, e proprio qui risiede la sua pretenziosità. Ogni aspetto, come la musica, la fotografia, i dialoghi, assume i colori e i toni del noir, ma senza convincere. Che sia colpa dell’incoerenza narrativa o della troppa dilatazione del racconto, o ancora della presenza di Gianni Morandi, poco credibile nella sua interpretazione cinica e amorale, certo è che l’intero film e in particolare il finale, assumono i toni di un grottesco esagerato che arriva persino a irritare lo spettatore.

Un’operazione, quella di Gabbriellini, che ha dei meriti, cioè quella di portare sugli schermi italiani un film coraggioso e diverso dal solito, ma anche dei demeriti, cioè quella di non essere ancora pronto come regista nel farlo.

Padroni di casa uscirà nelle sale italiane il 4 ottobre e si avvale della collaborazione musicale del bolognese Cesare Cremonini, che per la prima volta compone delle canzoni originali per un film.

Valentina Calabrese

Padroni di casa
Scritto da Valentina Calabrese il ott 1 2012. Registrato sotto IN SALA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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