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Pagine Anticlericali

Creato il 15 giugno 2010 da Nicolapasa
Nei primi anni novanta, anni universitari, conobbi una serie di eretici di sinistra, già morti e sepolti da decenni, che diedero una spiegazione in termini politici, storici e morali al mio crescente disagio politico e intellettuale di un ragazzo (allora) di sinistra ma perennemente scontento, insoddisfatto di quel che la sinistra ufficiale mi offriva, un malcontento di fronte alle parole che sentivo e ai fatti che seguivano o precedevano quelle parole che non sapevo spiegare se non in termini di scazzo giovanile. Uno di questi intellettuali è Ernesto Rossi, qui la sua biografia su wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Ernesto_Rossi. Il primo libro che mi capitò fra le mani fu Pagine anticlericali edito da erre piemme nella collana eretici e/o sovversivi, una raccolta di saggi usciti su varie riviste di cultura liberale negli anni 60: Il Mondo, L'astrolabio, Il Ponte. In questi saggi in parte Rossi riprende i temi trattati nei suoi libri più famosi dedicati allo strapotere della Chiesa in Italia, libri pressocché introvabili: Il Manganello e l'aspersorio, Aria fritta, Il Sillabo, Io e Garibaldi. Premessa. Di solito le premesse si scrivono prima ma io ho un ordine cronologico personale che non combacia con l'ordine cronologico editoriale, infatti le prefazioni le leggo quasi sempre alla fine e spesso a distanza di anni. Il mio anticlericalismo nasce, o meglio, comincia la sua lenta nascita negli anni della pre-adolescenza e si manifesta i primi tempi con un disinteresse, una noia profonda alle tematiche religiose, solo negli anni della scuola cominceranno a manifestarsi in me dei sintomi di un'intolleranza intellettuale corroborata da letture pre-illuministiche: D'Holbach, Voltaire, Diderot. Notavo poi che le cause della mia insofferenza alle ragioni della Chiesa cattolica non avevano la loro radice nella crisi spirituale che mi aveva portato ad abbracciare, peraltro con molta freddezza, l'ateismo, ma aveva radici politiche, storiche e morali ben precise. Recuperata l'idea di un dio, molto personale su cui non voglio soffermarmi e persino del cristianesimo, non ho abbandonato l'anticlericalismo che è anzi cresciuto e divenuto più maturo e consapevole alla luce della mia ritrovata fede nella figura di Cristo. In sostanza il mio essere anticlericale è dovuto al rispetto profondo che porto a chi crede in Cristo e vive ogni giorno alla luce del suo messaggio, un messaggio non filtrato però dal potere ecclesiastico, dal clericalume dei porporati e dei loro servi politici, una comunicazione diretta con Dio, senza intermediari, un qualcosa che assomiglia al protestantesimo. Si vedrà. Vi parlerò del libro di Ernesto Rossi focalizzandomi su un aspetto in particolare, e cioè il motivo per cui quasi tutte le forze politiche di sinistra non sono anticlericali e anzi manifestano una quasi completa sottomissione alla prepotenza del potere clericale. Val la pena di esaminare l'evoluzione del PCI perché è il partito che più è stato considerato la bandiera dell'anticlericalismo in Italia, vedremo perché a ragion poco avveduta, sorvolando sulla storia del Partito Socialista la cui parabola è ben descritta dalla vicenda del 1984 del cosiddetto Concordato di Villa Madama voluto da Craxi in cui si ribadivano tutti i privilegi sanciti dai Patti lateranensi e dall'articolo 7 della Costituzione repubblicana allargandoli in parte alle altre religioni, Concordato votato in quell'occasione da Dc, Pci, Psi, Pri e Psd con il solo voto contrario dei radicali, dei demoproletari, e di alcuni membri della sinistra indipendente. "Fascisti della vecchia guardia! Giovani fascisti noi proclamiamo che siamo disposti a combattere assieme a voi ed a tutto il popolo italiano per la realizzazione del programma fascista del 1919 e per ogni rivendicazione che esprima un interesse immediato, particolare o generale, dei lavoratori e del popolo italiano. Siamo disposti a lottare con chiunque voglia davvero battersi contro il pugno di parassiti che dissangua e opprime la Nazione e contro quei gerarchi che li servono".

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