Magazine Calcio

Palacio: ”Anno non da Inter, possiamo andare in El, Icardi-Milito e Cambiasso dico che…”

Creato il 27 marzo 2015 da Alex80

Palacio: ”Anno non da Inter, possiamo andare in El, Icardi-Milito e Cambiasso dico che…”

Nella consueta puntata ti Inter Nos in onda sul canale tematico Inter Channel, quest’oggi e’ stato ospite Rodrigo Palacio, che ha risposto alle domande dei tifosi tramite l’hashtag #askPalacio.

Quando hai iniziato a giocare?

Io ho iniziato a giocare quando avevo 6 anni nella squadra della mia città, poi a 20 anni sono andato in serie B, poi al Banfield e poi mi ha acquistato il Boca.

Rapporto con i giovani?

Grande rapporto con tutti, anche con Puscas. Ha grandi qualità, può diventare un grande calciatore. Ora si allena con noi, gioca alcuni minuti. E’ importante.

Possiamo arrivare in Europa?

Credo di sì, ma dobbiamo vincere e provare a fare più punti pssibili. Se facciamo una buona rimonta possiamo arrivarci.

Leader?

In campo non sono timido, ma per essere leader devi avere un altro carattere.

Icardi grande campione?

Lui dà tutto per diventare un giocatore top, sta facendo tanti gol, migliorerà e arriverà lontano. E’ giovane, dimostra però più anni, è molto forte e ha segnato tanti gol per un ragazzo di 20 anni.

Compagno a cui sei legato?

Carrizo, condividiamo la camera. Abbiamo gli stessi hobby.

Momento?

A nessuno piace questo momento, siamo i primi a voler vincere, con il mister stiamo lavorando tanto per portare l’Inter tra i primi posti e lottare per il campionato. Scudetto? Dovevamo iniziare il campionato pensando di poter vincere, quest’anno è andata così. Il mister inizierà la preparazione, la stagione dall’inizio e possiamo farlo. Dobbiamo lottare per arrivare in coppa, mancano dieci partite, dobbiamo dare il massimo per vincere. Per l’Inter è importante disputare una grande competizione.

Hobby? Piatto preferito?

Basket. Pesto mi piace, ma non il mio preferito. Mi piace molto la pasta.

Attaccante e portiere, come ci si sente?

Ho avuto un po’ di fortuna in quell’occasione. Voleva andare Chivu, è andato in panchina a prendere la maglia e il mister ha detto che dovevamo andare io o Ricky, io non volevo e poi mi hanno mandato. E’ andata bene. Quella parata mi ha dato fiducia. Strama ha detto che in porta doveva andare un attaccante. Avevo paura, se avessero fatto due gol avremmo dovuto giocare anche i supplementari.

Tatuaggi?

Non mi piacciono.

Compagno che ti manca di più?

Milito. Stavamo tanto insieme, abitavamo vicino. Quando ha vinto con il Racing sono stato ugualmente felice per lui. Ci sentiamo spesso, sento più lui di Cambiasso. A volte mando messaggi a Samuel, ma non risponde, risponde tardi.

-Che significato ha la trenza?

Niente, ho lasciato un ciuffo di capelli più lungo lì e quindi l’ho fatt crescere.

Pratichi altri sport?

Mi piace stare a casa con la famiglia, ma mi piace giocare a basket. A volte vado a fare dei tiri. Ora non vado da tanto a vedere l’Olimpia. Mi piace più il basket del calcio. Seguo anche tennis, Formula 1.

Quanto ti è mancato il gol?

Niente.

Allenare l’Inter in futuro?

No no, secondo sì magari. Cambiasso e Milito sicuro faranno gli allenatori, ma non mi porteranno nello staff. Dicono che non capisco niente. Anche Samuel. Parla poco, ma quando parla parla bene.

Tagliare la treccia?

Al momento no. La lasciamo lì. Quando smetto di giocare sì. Allenatore? No, magari vice.

Qualità migliore di Mancini?

Io non l’ho visto giocare. Ha grande tecnica, lo vediamo in allenamento. Ogni volta che prende palla spiega benissimo gli esercizi.

Ricordo più bello con la maglia dell’Inter?

Il derby a Natale con gol di tacco. E’ la partita più bella da quando sono qui all’Inter. Il movimento è la cosa più bella. Io non segno molto di tacco, credo che la cosa miglire sia il movimento in area.

Cosa pensi di Shaqiri?

Lo conosciamo tutti, è molto forte, viene da una squadra forte come il Bayern, è arrivato qui, può fare la differenza, può cambiare una partita.

Hai incontrato i tifosi?

Sì,i tifosi sono un po’ arrabbiati, è normale, la squadra non sta andando come deve andare, siamo a metà classifica e l’Inter è troppo grande per stare lì.

Gol contro la Lazio?

Ero arrabbiato per la situazione, non potevo correre, poi è arrivato il gol contro la Lazio e non stavo bene ecco perché non ero contento. Io volevo stare bene perché se sto bene posso fare gol.

Anche Stankovic una stagione non giocò bene per un problema alla caviglia…

A questi livelli se non sei al 100% è difficile fare bene. Io non sono Messi, devo essere al 100% per la squadra.

Ringraziamenti?

Ringrazio tutti. Mi hanno sopportato tutti, all’allenamento arrivavo due ore prima, andavo via due ore dopo. Mi sono stati tutti vicino, ringrazio tutti.

Cambiata la stagione?

Per me sì, è iniziata un’altra stagione, posso giocare come dico io e posso aiutare la squadra e continuare così fino alla fine del campionato. Alle persone, ai giornalisti, non importa se non stai bene. Volevo operarmi perché non ce la facevo più, ma ho dato il massimo fino alla fine e ora che sto bene voglio giocare fino alla fine.

Quanto ti sono stati vicino i compagni?

Molto, i compagni, l’allenatore, staff, dirigenti. Ho giocato tanti mesi male, sono stati mesi brutti per me. Era difficile giocare bene, mi hanno chiesto di giocare ugualmente e l’ho fatto. Non ero preoccupato perché non facevo gol, ma per la caviglia perché non potevo correre, lottare, era difficile giocare per me. Ora sono migliorato un po’, dato che non ho più dolore. Io ho continuato a giocare, non mi sono fermato. Ho parlato anche con l’allenatore, è difficile allenarsi con il dolore, anche a livello psicologico sono stato male, mi massacravano tutti. Ora posso giocare meglio.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog