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Palermo al voto

Creato il 18 aprile 2012 da Abattoir

mercoledì 18 aprile 2012 di

Palermo al voto
Il 6 e il 7 maggio il popolo palermitano sarà chiamato ad eleggere il nuovo sindaco e compagnia bella. Insomma, dovrà attentamente scegliere il nuovo burattino della mafia che più gli aggrada, il più convincente.

Purtroppo, come da sempre accade, qui come altrove, d’altra parte, il periodo che precede le votazioni è tutto costellato da una lunga serie di spot elettorali in tv, strade infestate da manifesti con i faccioni degli esponenti dei vari partiti in gara e la consueta caccia al voto, le cui prede sono prevalentemente i cittadini privi di opinione politica, vale a dire le banderuole che si concedono al migliore offerente, in cambio magari di un posto di lavoro per il nipote o la cognata vedova.

Così è possibile assistere a scene davvero esilaranti: personaggi dalla dubbia moralità che non ti hanno mai salutato e adesso, mossi da un redivivo senso di umanità, ti si accostano con gentilezza, insistono per offrirti il caffè e, mentre ti vasano con ardore, ne approfittano per infilarti nel taschino il bigliettino elettorale o in qualunque modo si chiami. Se voterai per loro, ti promettono ruote nuove per la sedia a rotelle di tuo figlio paraplegico e un posto come commessa in nero per tua figlia che di scuola non ne vuole proprio sapere. Naturalmente questo è solo un magro esempio di episodi realmente accaduti.

Scegliere è sempre difficile. Quando i candidati sono più numerosi della Grande Armée napoleonica è ancora peggio. Chi scegliere tra la salma di Leoluca Orlando (LUI il sindaco lo sa fare) o una Marianna Caronia ex-vice sindaco, che AMA Palermo? O una faccetta alla Trota come il giovine Ferrandelli plurifonato?

Per fortuna i candidati alla poltrona di sindaco sono SOLO undici. Il problema è districarsi fra la foresta nera di coloro che ambiscono al posto di consigliere. Sono innumerevoli e sembra si moltiplichino come le cellule cancerogene in un organismo giovane. Alcuni si sono candidati per volontà propria, altri sono stati fatti candidare dall’alto… o dal basso, non si sa.

I partiti politici e i movimenti cittadini che partecipano alle elezioni amministrative proponendo un candidato a Sindaco sono tra i più disparati: ci sono i classici FLI, PDL, PD, IDV e Unione di Centro; si aggira ancora per Palermo lo spettro del comunismo con Rifondazione Comunista e Sinistra e gli ecologisti; Sinistra Ecologia e Libertà che sostiene Fernandello mio che diventerà un ottimo ballerina e l’MPA. Vari partiti nostalgici dell’MSI, che hanno cambiato la sigla per non compiere vilipendio, ma la sostanza non cambia e una serie di neonati partitelli con nomi bellissimi quali: ORA Palermo, Liberiamo Palermo (si, ma da voi), il movimento del Melograno, Palermo Avvenire, Chiamalacittà (ma nessuno risponde perché sono al bar) e Palermo per Ferrandelli con Vendola (se un po’ di stima ancora per Vendola l’avevo, adesso si è estinta). Tutta l’energia profusa nell’organizzare questa macchina complicatissima dell’IMPACCA CITTADINO PALERMITANO STANCO E ABUSATO, per non parlare del denaro speso, avrebbe potuto confluire in qualcosa di effettivamente più utile.

Cittadino, ti ho offerto un quadro più o meno chiaro della situazione, ma adesso tocca a te. Ti auguro buona fortuna e una matita bella appuntita che, male che vada, può sempre servirti per autocastigarti per avere effettuato una scelta sbagliata. Tuttavia, non essere negativo, riponi fiducia nel tuo candidato del cuore, con la speranza che almeno uno che sappia governare una città difficile e piena di problemi come questa ci sia. Il resto è UN’ALTRA STORIA.

Chiuderei in bellezza con due perle, due manifesti elettorali che vincono il premio, rispettivamente, di più sexy e più gotico: il primo vinto da Marco Sucameli e il secondo da Vincenzo Tanania, in versione Conte Vlad che aleggia sul villaggio insanguinato.

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