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Palermo, ballardini: “sorrentino mi ha chiamato testa di c…o!”

Creato il 01 febbraio 2016 da Univeryo7p
Ballardini
Davide Ballardini è stato esonerato dai giocatori del Palermo più che dal presidente Zamparini. Anzi solo dal portiere Stefano Sorrentino che ha intenzione di querelare chiedendo una deroga alòla Figc.È la verità dell’ex tecnico rosanero, raccontata a Francesco Saverio Intorcia del quotidiano “La Repubblica”, che svela il retroscena del suo licenziamento.“È insolito che un allenatore venga esonerato da un giocatore”, spiega Ballardini abituato a lavorare in piazze calde (a Palermo con Zamparini per 2 due volte; a Cagliari con Cellino (tre); alla Lazio con Lotito e al Genoa con Preziosi). Il tecnico ha intenzione di portare Sorrentino in Tribunale e fa una promessa: “Se vinco, dono tutto a Biagio Conte, un missionario laico a Palermo. Sorrentino ha parlato di autogestione: ma a scuola autogestione vuol dire non fare un cavolo. Io ho lavorato, sempre”.Sia lei che Iachini siete stati esonerati dopo una vittoria.“Ma Zamparini mi aveva chiamato una settimana prima, dopo un ko con l’Empoli, solo che non avrei avuto il tempo di preparare la partita col Chievo. Io a Palermo ero stato bene. E, vi sembrerà strano, ci tornerei ancora. In fondo, non mi ha mica cacciato il presidente”.Aveva la squadra contro?
“No. Gli anziani erano legati giustamente al percorso precedente: Sorrentino, Vitiello, Rispoli, Maresca, Rigoni, forse Bolzoni, Vazquez, Andelkovic: li capisco. Ma sono professionisti, insieme
abbiamo lavorato bene”.Sorrentino però l’accusa.
“Con me non era stato impeccabile fra i pali e così prima del Verona, il sabato, in ritiro a Coccaglio, a inizio seduta chiamo lui e il vice Colombi e rivelo che ho un dubbio. Lui mi offende, “brutta
testa di c…, te lo tolgo io il dubbio, fai giocare lui”. Poi, tramite il ds Gerolin, Zamparini mi fa sapere che vuole che giochi Sorrentino. Dico: “Va bene, ma poi bisogna chiarire”. La domenica, nella
riunione tecnica, annuncio modulo e undici. Con Sorrentino”.È stato zitto tutto il giorno?
“Ero incazzato, ma la partita l’ho preparata e gestita io, cambi inclusi. E il silenzio vale più di mille parole. Un giocatore non sa che per mostrare venti minuti di sintesi video lavori dieci ore con
lo staff. Delle accuse di Sorrentino ho saputo tornando a casa”.Perché vuole far causa?
“Io vengo dalla campagna: parole come vergogna, reputazione, memoria, hanno un senso. Mio nonno Primo produceva grano, barbabietole, pesche e latte a Bertinoro: una sera al circolo seppe che a un vicino avevano trovato acqua nel latte, aveva tentato di fregare la cooperativa. Tornato a casa, avvisò mia nonna, che lavava i recipienti: Renata, se un giorno trovano acqua nel nostro latte io a te ti ammazzo”.E cos’è successo a Cagliari?
“Sono stato lì tre volte, la terza non mi hanno pagato, devo avere circa un milione netto. Si sono inventati la formula del licenziamento per giusta causa, accusandomi di uso improprio di un pc del club, che era in un’area aperta a tutti”.Uso improprio?
“Sì, riferito a me e al mio staff. Io non ho neanche l’e-mail, gli schemi li disegno su un foglio”.Più dura la vita con Cellino o con Zamparini?
“Con Cellino. Mi chiamava anche alle tre di notte per la formazione. A volte con buone intuizioni, tipo Cossu regista. Io a un certo punto spegnevo il telefono e lui chiamava il mio vice. Zamparini
in settimana ti fa arrivare sempre il suo ragionamento su modulo e uomini, ma a Palermo se perdi è tutto amplificato. Lotito invece non s’intromette mai, ha profondo rispetto. Ma alla Lazio mi aveva messo fuori squadra Pandev e Ledesma…”.Si sente una vittima?
“Certi presidenti ti sgretolano il cervello. Il nostro calcio non si basa più su competenza e separazione dei ruoli ma sul profitto e sul mercanteggiare. E il mestiere di allenatore è sminuito. Mio
nonno pensava che non fosse mica un lavoro. Gli dicevo che mi pagavano e lui allora: Ho capito, fai l’artista”.Ma lei non si ribella mai alle ingerenze?
“Ascolto tutti, forse nel tempo è stata una mia debolezza. Dopo un po’ ti abitui. È come un farmaco preso a piccole dosi quotidiane. Lo sa che farmaco in greco vuol dire veleno?”.http://www.todaysport.it/

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