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Palermo, Mafia: a 31 anni dalla strage il ricordo di Rocco Chinnici, “il giudice buono”

Creato il 29 luglio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Sono stati ricordati questa mattina a Palermo il giudice Rocco Chinnici, i carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta e il civile Stefano Li Sacchi, uccisi dalla mafia 31 anni fa nella strage di via Pipitone Federico. Corone di fiori sono state deposte sul luogo dell’eccidio dov’erano presenti, tra gli altri, la figlia del giudice, Caterina Chinnici, eurodeputata del Pd, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, il sindaco Leoluca Orlando, il procuratore generale Roberto Scarpinato, il procuratore Francesco Messineo, e numerosi rappresentati delle forze dell’ordine e vertici militari. Una messa è stata poi celebrata a San Giacomo dei militari, all’interno della caserma Dalla Chiesa, sede del comando regionale dei carabinieri.

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Il “giudice buono”, Rocco Chinnici, in uno scatto insieme a Giovanni Falcone (comunitaolivettiroma.wordpress.com)

Il 31esimo anniversario dalla strage che ha ucciso Rocco Chinnici, Mario Trapassi, Salvatore Bartolotta e Stefano Li Sacchi. “Oggi – ha detto nella sua omelia l’officiante – celebriamo il 31esimo anniversario della loro scomparsa in un attentato mafioso che ancora oggi fa pulsare i nostri cuori. Nella luce della fede sappiamo che essi sono accolti nella casa del padre. Ma sappiamo che il loro spirito non ci abbandona e non abbandona i loro cari. Il loro sacrificio è la fiera espressione del nostro popolo che voleva soltanto fare del bene. Il loro sacrificio – ha concluso – non sarà vano e deve diventare monito per tutti noi”.

Chi era Rocco Chinnici e la strage di via Pipitone. Rocco Chinnici, il “giudice buono”, era a capo dell’ufficio Istruzione ed è stato lui l’ideatore del pool antimafia a Palermo. Chinnici è stato ucciso il 29 luglio 1983 da una Fiat 126 imbottita di tritolo piazzata sotto casa, in via Pipitone Federico, dalla Cupola di Cosa nostra. Con lui sono morti anche due carabinieri della scorta, Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi. Trentuno anni dopo Palermo ricorda la “storia di una strage annunciata”, per dirla con le parole dei due giornalisti Fabio de Pasquale e Eleonora Iannelli, autori del libro “Così non si può vivere”.

Cerimonie in memoria di Rocco Chinnici sono state programmate anche a Caltanissetta, dove il giudice aveva cominciato la sua carriera in magistratura, e a Partanna (Trapani), il paese d’origine della famiglia.


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