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Pan-viaggio sull'isola che non c'è

Creato il 21 novembre 2015 da Beatrixkiddo

PAN-VIAGGIO SULL'ISOLA CHE NON C'È
Regia: Joe Wright
Interpreti: Levi Miller, Hugh Jackman, Rooney Mara, Garrett Hedlund
non ho mai creduto alle favole della buonanotte...
Capita che tua figlia compia 7 anni e tu, due giorni dopo, debba andare a fare un intervento chirurgico all'ospedale. Roba programmata da tempo per carità, ma l'umore non era dei più festaioli (festa che tra l'altro abbiamo organizzato al cinema ed è riuscita alla grandissima), quindi l'idea della recensione al film l'hai, ovviamente, accantonata per un po'. Butti giù due righe quando per fortuna sei già a casa, tutto è passato ed è andato bene, in convalescenza un po' rintronata e con Netflix attivato dall'amore mio come regalo (ho visto la prima puntata di "Sense 8", non appena mi ci raccapezzerò a dovere ne scriverò qualcosa...).Ma torniamo all'oggetto della recensione, ovvero "Pan viaggio sull'isola che non c'è".Di cui, va detto, ho sentito le peggio cose. "Peter Pan" non rientra proprio tra i mieipreferiti, eppure un'ennesima rivisitazione sotto forma di prequel di quello che, comunque rimane un classico, mi lasciava parecchio perplessa. E l'approccio scelto da Wright è abbastanza disorientante.Almeno fino all'arrivo a l'isola che non c'è l'approccio scelto è abbastanza classico. È da quando Peter e gli altri arrivano sull'isola che il film va un pochino in confusione. Tenere alta l'attenzione dei ragazzini oggi lo sappiamo, è difficilissimo, quindi, per non deludere nessuno Wright butta nel calderone praticamente di tutto.L'isola che non c'è sembra uscita da "Mad Max- oltre la sfera del tuono" ed accoglie i nuovi arrivati sulle note di "Smells like teen spirit" dei Nirvana (non sto scherzando e si, sono rimasta piuttosto attonita debbo ammetterlo...).Barbanera, interpretato da un Hugh Jackman in caduta libera, senza dubbio il punto debole dell'intero film, è così imparruccato e così esagerato ad essere stucchevole.Uncino non è il nemico, anzi, e somiglia vagamente ad un Indiana Jones, se possibile, ancora più paraculo. E poi abbiamo nell'ordine navi volanti, uccelli fantastici, principesse guerriere e fate luccicanti. Combattimenti, ed esplosioni e magiche apparizioni.
C'è stato un momento in cui, debbo ammetterlo, ero così stranita che pensavo quasi di stare guardando "Matrix".
Perché in "Pan- viaggio sull'isola che non c'è" c'è tanto, a volte c'è davvero troppo.
Però, se debbo essere sincera, non mi sento di condannarlo, principalmente per tre motivi.
Il primo che, in mezzo a tutto questo can-can c'è lei, Rooney Mara, che salva tre quarti di film da sola. Bellissima, magnetica, indomita, la perfetta principessa moderna, è lei a guidare Peter verso il proprio destino. Ovviamente il personaggio è diventata all'istante l'idolo di tutte le partecipanti alla festa. Abbiamo poi l'interessante debutto di Levi Miller, con quella adorabile faccetta da canaglia, resta in scena per tutto il tempo, reggendo bene, e si dimostra sicuramente più simpatico della maggior parte dei ragazzini visti al cinema di recente.
Il terzo motivo?Beh.. il terzo motivo è semplice. Alla fine ha divertito le bimbe, ed io, quando i bambini si divertono, sono abbastanza indulgente.
E i grandi?Beh, ogni tanto ci si perde e manca un pochettino di magia, ma fondamentalmente intrattiene e non annoia nemmeno i grandi.
Niente di trascendentale quindi, ma è una fiaba ed alle fiabe si vuole sempre bene, e "l'isola che non c'è "sta sempre là, "seconda stella destra, e poi dritto fino al mattino"...quindi va bene così.
 PAN-VIAGGIO SULL'ISOLA CHE NON C'È 
PAN-VIAGGIO SULL'ISOLA CHE NON C'È
 

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