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PANE, AMORE E COCTEAU. Sophia Loren recita La Voce Umana

Creato il 02 giugno 2014 da Egosistema

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Sophia Loren non si arrende. Non si arrende alla vecchiaia e al fatto che ha 79 anni.
Con la sua nuvola di capelli rosso rame, un viso che sfida la legge di gravità,
e abiti da sera scollatissimi, sembra davvero la caricatura di se stessa.
Ma il pubblico le riserva un affetto incondizionato, e all’ultimo Festival Cannes dove ha presentato il corto “La voce umana” con lei unica attrice protagonista, è stata accolta come una star.
Eppure nonostante siano lontani i tempi dei film con Vittorio de Sica e Ettore Scola, lontani i tempi di “Pane, amore e…”, delle grandi produzioni Carlo Ponti, ma anche del premio Oscar per “La ciociara”, e del successo a Hollywood, la ragazza di Pozzuoli che voleva diventare un’attrice, e oggi quasi ottantenne, ha però ancora uno scampolo di vanità e ambizione.

Diretta da suo figlio Edoardo, ha accettato di interpretare il cortometraggio, “La voce umana”, tratto da una piece di Jean Cocteau, già recitato da Anna Magnani e Ingrid Bergman.
Il testo è un capolavoro assoluto e ogni attrice farebbe carte false per portarlo in scena, e immedesimarsi così, nei panni di una donna visceralmente innamorata di un uomo che, la sta per dire addio al telefono. In questa versione con Sophia Loren, il monologo sarà in napoletano, e ne avremmo fatto volentieri a meno. Vista la già prorompente napoletanità dell’attrice, si rischia un lavoro sopra le righe.
Miracolo invece del trucco e parrucco che devono far diventare un viso di un’ottantenne, nel viso di una quarantenne (il testo di Cocteau non è scritto per una donna –nonna). Ma la ragazza di Pozzuoli, quella che con la valigia di cartone decise di partire alla conquista di Cinecittà, conquista ancora oggi il suo pubblico, e nessuno le negherà un applauso. Nessuno.


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