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Paolo limiti: “malika ayane, emma marrone e alessandra amoroso sono da bocciatura” -bufera sul web

Creato il 20 giugno 2015 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

Roma, 18 apr. (Apcom) -

Più che di un’insurrezione di massa si è trattato di un vero e proprio uragano che ha investito con violenza devastante il “web” in men che non si dica, richiamati in gran numero e assetati di sangue sono stati i “fans” di tre fra le cantanti che vanno per la maggiore, Malika Ayane, Emma e Alessandra Amoroso, il loro bersaglio è un “caso-limite”, visto che mai nessuno aveva osato prima demolire le loro intoccabili “icone”, o meglio un “caso-Limiti”, poiché il malcapitato è Paolo Limiti (n. 1940), noto paroliere e richiestissimo opinionista, che può vantare persino una collaborazione passata con Dionne Warwick, al quale non sono state risparmiate frecciate al cianuro e impietose allusioni all’età, con qualche commentatore che ha messo in relazione le tinture per capelli (color tiziano), di cui fa uso, al declino delle sue facoltà cerebrali, insomma di tutto, di più.

Di cosa è reo?Di essersi espresso schiettamente, mostrando una posizione precisa e ferma, senza guardare in faccia a nessuno né dovere di riverenza a chissà chi, è avvenuto durante la trasmissione “I Radioattivi”, mentre era ospite di Radio Club91, questi i suoi giudizi che hanno “scioccato” così tanta gente “Emma e la Amoroso dive?semmai fra 5 anni, ora non hanno ancora né la personalità, né il modo giusto di interpretare. Devono aspettare, come fece Barbra Streisand … Malika fa canzoni un po’ troppo difficili, irriproducibili, poi a volte manca d’intonazione”.

malika
Stupisce soprattutto la critica alla Ayane, è un’artista e cantautrice con un “curriculum” di studio di tutto rispetto, ha frequentato corsi di violoncello al selettivissimo Conservatorio “G. Verdi” di Milano, da ragazzina ha fatto parte del coro delle voci bianche della “Scala”, è stata diretta da Riccardo Muti, riesce difficile credere che possa prendere delle “stecche”, perlomeno non ce ne siamo accorti, certo, canzoni come “Adesso e qui – Nostalgico presente” non sono poi così orecchiabili né di subitaneo accesso “popolare”, i “ ‘silenzi’ per cena” (un’amatriciana non era meglio?) non sono spettacolari, i suoi testi forse avrebbero potuto “intrigare”, per la spiccata sintonia di situazioni con il suo cinema, il ”profeta dell’incomunicabilità” Michelangelo Antonioni, leggendoli, tuttavia, è meglio non smarrirsi in inutili interpretazioni elucubrate, è indiscutibile, la musica deve avere un effetto di immediatezza, i “chiosatori” non dovrebbero mai essere chiamati in causa, lasciamoli ai passi oscuri delle “Centurie” di Nostradamus.

emma-marrone
Emma che si atteggia già a “arrivata”, onestamente, a differenza di Limiti, non la vediamo, in realtà fa di tutto per apparire “anti-diva”, più “nella sua pelle” in tenuta da “coatta” che in abito lungo da “grande soirée” (si è visto l’impaccio a Sanremo 2015), ha una certa tendenza alla sguaiataggine e a cantare “spingendo” troppo e sgolandosi, però è anche vero che è vulcanica, divora il palco e i suoi brani, in radio, si impongono all’ascolto, una parte se li è pure scritti e composti da sé e inoltre ha militato in vari gruppi musicali, come “rocker” (e solo quello) avrebbe il “graffio” incisivo per funzionare.

Alessandra Amoroso
L’”anello debole” del terzetto è semmai la Amoroso, colei alla quale i “rilievi” mossi dal critico si applicano meglio, al momento attuale (le proiezioni future non le conosciamo); hanno cercato di trasformarla in una “star” rigirandola come un calzino e stravolgendone e “costruendone” del tutto il tipo fisico e la personalità, su di lei hanno operato senza sosta dietologi, “personal trainers”, visagisti, maghi del “make up”, parrucchieri e le firme dell’”haute couture”, lo si vede nettamente nel video di “Amore puro”, ma il risultato è una persona che dimostra molti anni di più della sua età, che al massimo è la “caricatura” di una primadonna e che non riesce più a nascondere di soffrire la costrizione a cui è sottoposta, forse dovrebbe fare qualche passo indietro e tornare quello che era, una ragazzotta “ruspante” e qualunque, più semplice e anche musicalmente non può dirsi “completa”, viene dal “karaoke”, a volte la sua voce “arranca” e finora si è cimentata solo con un repertorio di canzoncine melense fatte apposta per “appiattire”, sicuramente ha ancora molto da dimostrare.

Il termine di paragone (roba da “far tremare vene e polsi”) scelto da Limiti è nientemeno che Mina, per la quale scrisse capolavori come “Bugiardo e incosciente” e “La voce del silenzio”, l’unica vera “diva” degna di questo attributo “Se non l’avessi incontrata avrei scritto comunque bellissime canzoni, ma non quelle che ho scritto per lei …” e riguardo all’interpretazione ha detto che ogni pezzo reca la sua “impronta”. Scendiamo fra i mortali, dove trovare, oggi, una cantante di musica leggera (dal suo profilo su “Wikipedia”), con simili “agilità, timbro caldo e personale, ampiezza, estensione, potenza vocale, tecnica, duttilità, ecletticità …”? Non sia mai che si tratti di un’extraterrestre …

(by Fede)


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