Papa Francesco parla all'Africa alla vigilia della partenza

La mia visita- ha detto  Francesco, prima della partenza per l’Africa, rivolto a coloro che incontrerà - nasce dal desiderio di manifestare a ciascuno tra di voi tutto il mio affetto a prescindere dall’etnia e dalla religione di appartenenza di ciascuno. E’ la prima volta che incontro l’Africa con le sue bellezze e la varietà di culture e  mi aspetto per questo interessanti scoperte e grande arricchimento personale.

Il fine precipuo è quello di portare, in nome di Gesù, il conforto della consolazione e della speranza lì dove c’è effettivo bisogno contro logiche fondate semmai su egoismi, ambizioni, competizioni, che privilegiano e idolatrano solo e esclusivamente il denaro, incuranti dell’uomo e di quelli che sono i suoi reali bisogni.

Obiettivo però è anche quello di fare in modo, per quanto possibile,attraverso il conforto amorevole, di guarire certe ferite , che  sovente sono difficili a rimarginarsi.

E aggiungo - ha continuato il pontefice - che serenità è quella che scaturisce dall’incontro onesto e dal dialogo reciproco tra le genti, di cui tutto il mondo oggi ha decisamente un forte bisogno.

Proprio perché assistiamo quasi ogni giorno a certi eventi forieri di paura e atti a manipolare le coscienze e a farsi, in definitiva, portatori di morte.

Infine nell’essere tutti fratelli, abbracciando e facendo nostri gli insegnamenti della “parola” di Gesù potremo riuscire a superare quelle che sono le logiche di peccato e del male.

E così arrivare a costruire,qui e ora,con umiltà e gratuità, quel “regno” di giustizia, che solo include il trionfo dell’amore e della pace.

E che non escluda nessuno, ma proprio nessuno, in quanto appunto tutti figli di un unico e solo Padre.

          a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)