E’ uno scenario apocalittico quello che appare in ogni angolo del parco archeologico di Sibari, sommerso dal fango e dall’acqua del fiume Crati dopo l’esondazione causata dalla pioggia. E così sembra di essere tornati al 510 a.C., quando i crotoniani decisero di deviare il corso del fiume che distrusse completamente l’opulenta polis magnogreca di Sybaris.
Articolo di Antonio Iannicelli per ANSA
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