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Parliamo del Raspberry Pi

Creato il 04 dicembre 2013 da Beiphone

A vederlo sembra un semplice ammasso di circuiti e chip, ma la verità è che dietro a quel groviglio di spinotti e componenti elettronici si trova un vero e proprio computer in miniatura.

RaspberryPi

Il tutto poco più grande di una carta di una carta di credito.

Il Raspberry Pi nasce nel 2011 nel Regno Unito ad opera della Raspberry Pi Foundation, ma viene presentato al pubblico nell’anno successivo riscuotendo un grande successo in tutto il mondo. Successo dovuto in gran parte al suo prezzo relativamente basso: 25 euro per il modello A e 35 per il modello B.

Tutto ciò nasce dalla volontà della Raspberry Pi Foundation di creare un computer a basso costo, da poter usare nelle scuole per stimolare i bambini e ragazzi ad avvicinarsi al mondo della programmazione.

Oggi andremo a vedere come è fatto questo Raspberry, le differenze tra i 2 modelli e cosa possiamo fare con questo piccolo ‘’Lampone’’

RaspiModelB

 

In questa semplice immagine possiamo osservare i pochi componenti della versione ‘’avanzata’’ del Raspberry ossia il modello B:

  • Al centro notiamo il processore insieme alla scheda grafica e la ram da 512MB (256Mb nel modello A)
  • Una porta ethernet (non presente nel modello A)
  • I led di stato
  • Una uscita HDMI
  • Due porte usb (nel modello A ne troviamo solo una)
  • Una uscita video composita
  • Uno slot per schede SD (che fungono da hard disk)
  • Una semplice uscita audio
  • L’ingresso di alimentazione che avviene tramite Micro usb

Tutto qui! Abbiamo un computer che può stare comodamente nella tasca della nostra giacca

Per far funzionare un Raspberry Pi ci serve prima di tutto una scheda SD sulla quale dovremo installare un sistema operativo. Si avete capito bene un vero e proprio sistema operativo con desktop e programmi. Infatti esistono delle distribuzioni Linux realizzate ad hoc (come Raspbian, Pidora e Arch Linux).

Ci servirà anche della cavetteria: un cavo HDMI o video composito, un piccolo alimentatore micro usb (quello di uno smartphone va benissimo), una tastiera usb, e un mouse. Se vogliamo navigare in internet è possibile farlo tramite la porta ethernet con un semplice cavo ma possiamo anche usare un adattatore wifi usb.

02

Una volta collegato tutto il necessario possiamo inserire la spina e il Raspberry si attiverà da solo, riconoscerà il sistema operativo e partirà il boot dalla scheda SD. In meno di 1 minuto vi ritroverete sul vostro desktop liberi di impartire comandi da terminale, navigare su internet, o guardavi un film.

Ovviamente non possiamo giocarci a Call Of Duty, ma poter usufruire di un computer con queste dimensioni apre un mondo agli utenti meno esperti ed ai programmatori emergenti.

Che dire, è un oggetto da ‘’smanettoni’’ e sicuramente non di semplice utilizzo a primo impatto ma, una volta presa confidenza con Linux e con alcuni dei comandi di base, le possibilità di utilizzo del Raspberry Pi diventano numerose.
E se guardiamo alla spesa complessiva il rapporto qualità/prezzo è ottimo.

 

L'articolo Parliamo del Raspberry Pi può essere letto su - Beiphone.it.


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