Magazine Cultura

PAROLA DI CORRADO - di Corrado Guzzanti

Creato il 16 gennaio 2013 da Ilibri
PAROLA DI CORRADO - di Corrado Guzzanti PAROLA DI CORRADO - di Corrado Guzzanti

Titolo: Parola di Corrado
Autore: Corrado Guzzanti
Editore: Fanucci
Anno: 2012

Dal febbraio 1991 al marzo 1993 credo di non essermi perso una sola puntata di “Avanzi”, lo show di comicità e satira intelligente ideato da Valentina Amurri, Linda Brunetta e Serena Dandini (la conduttrice), reduci dal successo de “La TV delle ragazze”. “Avanzi” sta per “scarti”; durante la trasmissione, infatti, trovavano il loro spazio gli "scarti" e gli "scartati" della televisione di stato: artisti scalcinati e senza ingaggio, pubblicità rifiutate, servizi giornalistici di second’ordine. Chi non ricorda le irresistibili imitazioni di Alba Parietti, ad opera di Francesca Reggiani, e le lezioni erotiche che Moana Pozzi (la posizione dell’ostrica viennese!!!), alias Sabina Guzzanti, impartiva a uno stralunato e timido Pierfrancesco Loche?

E poi c’era lui, il fratello di Sabina: Corrado Guzzanti. Nei panni di Rokko Smitherson, “regista de paura”, e nell’imitazione di un nevrastenico e incalzante Gianni Minoli.

Dopo “Avanzi", Corrado è stato protagonista di altri show televisivi di successo come “Tunnel”, “Pippo Chennedy Show”, “L’ottavo nano” e via via fino agli ultimi “Aniene 1 e 2”. E, di recente, è tornato in libreria con “Parola di Corrado”, una raccolta dei testi comici da lui interpretati nei programmi sopra ricordati.

Il volume si apre con “Il libro de Kipli”, una raccolta di poesie (!) caratterizzate da una struttura ricorrente: il corpo del poemetto affronta un argomento serio (La nuova destra, La loggia, Un amore urbano, L’unità della sinistra, Rideremo di tutto questo…); poi, nell’ultimo verso arriva la battuta: una freddura glaciale o una conclusione feroce e salace, nello stile della satira di Guzzanti. Le poesie sono intervallate da… aforismi (“C’è un giorno per seminare e un giorno per raccogliere… giovedì andrebbe benissimo!”).

Poi si susseguono i personaggi. Ricorderò soltanto quelli a me più cari.

Come lo studente Lorenzo, l’anti nerd diremmo oggi. Utilizza uno slang personale, il romanesco reinterpretato dagli scarsi neuroni dello stesso Lorenzo. Ove: a laziale è una persona spregevole; macchettestanventà sta per “la tua versione dei fatti è insostenibile”; modella è la donna ideale; membro interno è soltanto un doppio senso; rimorchiella è uno sport estremo da praticare con il motorino agganciandosi al treno della metropolitana …

Le gesta di Lorenzo, scolastiche e non, al suono di “maddechéahò”, e le imprese dell’inseparabile “Carota” scorrono tra crudeltà, ignoranza e qualche incursione nella cultura (“Platone? ‘A filofia sua? A chi tocca, nun s’engrugna!” “E quella di Socrate?” “Basta che respira…”).

All’opposto estremo per quoziente intellettivo, troviamo Vulvia, conduttrice di Rieducational Channel (“Cultura, arte, scienza, genetica e misteri dello spazio… Lo sapevate? Sapevatelo, su Rieducational Channel”). Ha fatto la gavetta (“Si comincia dall’atomo, con tanta, tanta umiltà, poi se va bene piano piano ti fanno annunciare molecola e poi un bacherozzo. E via… via… i meteori!), non senza compromessi (“No, una volta lo pensavo, ma la bellezza non basta, devi proprio andarci a letto!”), e ha una sua deontologia professionale (“…noi facciamo solo programmi, possono piacere o non piacere, ma per cambiare la televisione bisogna andare al negozio”). Nutre inoltre una strana forma di amore-odio per il collega-rivale Alberto Angela (“Uno speleologo! No grazie, è la tomba dell’amore! Come si fa a stare accanto a un uomo che sta sempre dietro ai vasi? Pensa che il cane manco seppellisce più gli ossi sottoterra, tanto lo sa che poi arriva Angela”).

Cito un terzo personaggio: Quelo, il santone (“Io sono solo un messia e porto la parola… la parola di Quelo”), protagonista di “La seconda che hai detto”. Figura magnetica, esoterica, pronto a dirimere – al telefono – complesse questioni religiose, psicologiche e umane. Come il mistero che avvolge l’origine dell’uomo:

Yuri “Pronto? Perché è comparso l’uomo sulla terra?”

Quelo “Perché se l’uomo compare sull’acqua affogava …”

Indimenticabile anche la parodia di Venditti nella canzone: “Grande raccordo anulare”. E le imitazioni di Tremonti e di Rutelli…

Il libro, sicuramente, è meno efficace delle interpretazioni live di Corrado. Ma è un cult, un’occasione per rivivere la sua comicità per chi l’ha seguito in questi anni. Come…

…Bruno Elpis

  

button acquista feltrinelli

  

 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :