Magazine Diario personale

Paroloni

Da Slela
Ci sono delle parole che ti riempono la bocca.
Parole che già da sole fanno paura, ma che quando escono dalla tua di bocca, fanno molta più paura.
La parola di oggi è "neuropsichiatra infantile".
Devo prenotare la visita per i gemelli.
Mi sento schiacciata tra due fronti.
Chi minimizza, come mio marito, e dice "sono solo indietro, che sarà mai, recupereranno".
E chi la fa tragica, come la pediatra, che dice "rimarranno sempre indietro, avranno bisogno di un insegnante di sostegno".
Io sono qui in mezzo, mi sento piccolina e schiacciata, e cambio opinione come banderuola al vento.
Allora li guardo, cerco di usare un'ottica neutrale, come se non li conoscessi, e cosa vedo?
Vedo due bambini che nelle attività quotidiane sono pari ai loro coetanei. Mangiano, si vestono/svestono, giocano.
Sono attenti, partecipi, curiosi, ubbidienti (per quanto ubbidisca un bambino di 3 anni ovviamente).
Sono indietro nel disegno, ma molti maschietti arrivano all'asilo senza saper disegnare altro che cerchi e linee.
Comunicano tra loro e con noi a modo loro, con semplici e poche parole e con numerosi gesti.
E qui casca l'asino, questo assurdo ritardo nel linguaggio.
E' perché sono gemelli? Ma tutti gli altri gemelli di mia conoscenza non sono indietro.
E' perché ho sbagliato tutto nel crescerli? Ma la loro sorellona è stata precocissima.
E' fisiologico? Ma allora c'è qualcosa che non va forse.
Io non ero preoccupata, ma l'asilo, le maestre, il confronto con gli altri bimbi, ha tirato fuori da me tutte le incertezze che covavo.
Quindi oggi prenoterò questa visita neuropsichiatrica, spero che il medico non si inventi qualche malattia strana giusto per far mucchio, e spero che ci spedisca dritto dal logopedista, che sono sicura sia la loro strada.
Ecco, per dire che nuove opportunità lavorative sono alle porte - forse - e nuove preoccupazioni familiari vengono allo scoperto.
Devo essere zen.
Devo visualizzare questa paura, schiacciarla fino a farla diventare una pallina, e nasconderla nella pancia, dove starà nascosta finché sarà necessario.

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