Magazine Italiani nel Mondo
Questa e’ la politica della mia organizzazione. Non offrire servizi direttamente. Piuttosto, agire attraverso organizzazioni Congolesi, anche se sono disastrose. Anche se hanno i loro centri in capanne di fango e agenti che hanno a malapena finito la scuola elementare. Noi li istruiamo, insegnamo a tenere i registri, a raccogliere i dati, a offrire supporto psicologico in modo confidenziale, a indirizzare le vittime all’ospedale in caso appaiano segni di valattie vaginali. Non funziona in modo perfetto, anzi. I centi che ho visto mi hanno abbastanza delusa. Sono poveri, incasinati, isolati. L’assistente psicosociale che era li’ e’ stata redarguita dalle nostre osservatrici. I documenti non erano a posto, non erano tenuti sottochiave, e il colloquio con la vittima al quale abbiamo assistito e’ stato sommario, poco approfondito. Ci sono rimasta male. « Ma cosa mi posso aspettare da questa donna, che sa a malapena leggere e scrivere, che non parla francese, che si porta il suo bebe' al lavoro in un cestino che rimane sul pavimento di terra battuta tutta la giornata ? », mi chiedevo. E poi, emergeva il pensiero immediatamente consequente. « Non sarebbe molto piu’ facile per noi offrire un servizio di qualita’ mandando il nostro staff, nei villaggi, a offrire consulenza alle donne violentate ? Il nostro staff ben pagato e istruito? Come fa Medici Senza Frontiere, per esempio? ». Il pensiero mi tenta.
Ma poi mi dico che no, non sarebbe giusto. Questa sembra una buona idea, ma non la e’. Perche’ utilizzare il nostro staff significherebbe offrire un servizio temporaneo, che dura fin quando abbiamo i finanziamenti, e quando i donatori smettono di pagare si raccolgono baracche e burattini e non rimane nulla sul terreno. Invece cosi’ contribuiamo a migliorare un servizio che potenzialmente restera’ per sempre. E poi c’e’ una seconda ragione. Offrire servizi diretti e’ assistenzialista. E’ neocolonialista. Ci-pensano-i-muzungu-a-risolvere-i-problemi. No, non va bene. Il Congo va avanti da quindici anni a ricevere questa assistenza tappabuchi, e siamo ancora al punto di partenza. Bisogna cominciare a responsabilizare loro, i Congolesi. Ad aiutarli ad aiutarsi da soli. A supportare le loro piccolo iniziative sociali in modo sostenibile. Inshallah, i risultati verranno fuori col tempo.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Vaccino Ebola: le azioni della comunità internazionale
In Guinea, Liberia e Sierra Leone, l’attuale stima dei casi di morte e di contagio secondo l’OMS ha fatto segnare cifre molto elevate, rispettivamente oltre la... Leggere il seguito
Da Geopoliticarivista
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Kathmandu, terremoto: lento ritorno a una normaltà anormale
Si stanno faticosamente aprendo le strade che portano ai distretti più colpiti (Gorka, Sindhupalchok, Kavre, Dolhaka) favorendo il fluire di aiuti . Sono... Leggere il seguito
Da Cren
POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
#Nepal, anche italiani fra i morti. Ecco come inviare aiuti
E’ salito a 3.617 il triste conto dei morti in Nepal in seguito al disastroso terremoto che ieri notte ha fatto registrare nuove forti scosse. Leggere il seguito
Da Milleorienti
CULTURA, SOCIETÀ -
Colera in Mozambico nella provincia occidentale di Tete
E' da dicembre che in Mozambico si registrano casi di colera. Ma lo scorso febbraio c'è stato decisamente il picco della diffusione con 3500 contagi e 37... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Bombardato un ospedale di Medici senza frontiere(Msf) sui Monti Nuba
“Un bombardamento deliberato e mirato di un ospedale civile, parte di una campagna tesa a terrorizzare la popolazione”: Medici senza frontiere (Msf) ha... Leggere il seguito
Da Marianna06
AFRICA, SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Africa, Ebola: al via i test con farmaci sperimentali. E’ polemica sul...
Dopo mesi di attesa e di uso su pochi pazienti trattati in occidente, insufficiente per ottenere indicazioni sull’efficacia, i primi farmaci sperimentali... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ