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Passa da Piadena la campagna per la difesa civile non violenta di Mao Valpiana

Creato il 15 ottobre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

La campagna per la difesa civile non violenta si riallaccia alle battaglie per l’obiezione di coscienza al servizio militare e per il servizio civile, che hanno dimostrato come la difesa della patria imposta dalla Costituzione si realizza efficacemente in modi diversi, non esclusivamente tramite azioni militari. La proposta di legge di iniziativa popolare che sarà presentata stasera a Piadena alle 21 nella sala civica di via Aldo Moro permetterà infatti ai contribuenti, al momento di compilare la dichiarazione dei redditi, di destinare una parte dell’importo Irpef alla difesa non armata, togliendo i soldi ai finanziamenti militari. Occorrono 50mila firme entro sei mesi perché questa proposta di legge arrivi in Parlamento. A quel punto se la proposta popolare diventerà legge la difesa della patria diventerà difesa della vita, dell’ambiente, del territorio, dei diritti, della dignità, della pace e del lavoro: un cambiamento straordinario nella gestione delle risorse pubbliche, che la campagna promossa da Mao Valpiana, direttore di Azione non non violenta, e sostenuta da diverse organizzazioni nazionali e locali vuole ottenere, secondo il proprio carattere essenziale, solo con metodi non violenti.
E’ la pesante crisi economica a stimolare questa campagna, anche perché i tagli non hanno risparmiato il welfare e i diritti dei lavoratori, lasciando però sostanzialmente inalterata la spesa militare. I Corpi civili di pace e l’Istituto di ricerca sulla pace e il disarmo non vogliono più saperne di queste scelte politiche e offrono ai cittadini un modo per cambiarle, istituendo il Dipartimento per il disarmo e la difesa civile, nello spirito dei padri della Costituzione, che hanno ripudiato la guerra, mentre la Corte Costituzionale ha confermato l’opportunità di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini. Parte dell’importo Irpef potrà quindi essere versato per prevenire o riparare i danni delle calamità naturali, del consumo di territorio e della cattiva gestione dei beni comuni.
La Campagna è promossa dalla Conferenza nazionale enti di servizio civile, dal Forum nazionale per il servizio civile, dalla rete della pace, dalla Rete italiana per il disarmo, da Sbilanciamoci!, dal Tavolo interventi civili di pace e a Cremona è sostenuta dalla Tavola della Pace, dal Forum del Terzo settore, da Acli e Arci, associazione latinoamericana, dall’associazione Persona e Ambiente e dalla Lega di Cultura di Piadena.


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