Passeggiando tra le rovine del tempo
Ho incontrato la notte silenziosa e stanca
Mi sono tuffata nel suo mantello nero e gelido
Per calmare il dolore delle mie ustioni
Attendo in questo tugurio notturno
Lentamente che rischiari l’alba
E il cielo si popoli di nubi bianche
E scoprire le forme dell’altra vita
Nel secondo atto di questa commedia
Popolata di pensieri immaginari
Che recitano le parti a soggetto
Ho trascorso tanto tempo a scrivere
Passeggiando tra le rovine del tempo
Ignorando spazi dal profumo di vaniglia
Ma non sono un poeta in sintonia
Con i voli della vita e l’armonia della natura
Ne con i miei giorni e le mie notti
Nelle nubi c’è la mia fame e la mie sete
Sono solo un ospite avvolta nel mantello della notte
A difendere dal gelo questo vuoto che mi riempie il cuore