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Pasta, pizza e San Gennaro. Ciò che resta di Little Italy.

Creato il 02 maggio 2014 da Martinaway @MartinawayTB

A New York bastano un pensiero, qualche fermata di metropolitana e due passi per passare da uno Stato ad un altro, ma soprattutto da un continente ad un altro. Se dopo aver camminato per Canal Street, tra un ristorante cinese e un negozio di souvenir, avete voglia di tornare a casa, anche solo per un attimo, non saranno necessari un aereo di linea e un passaporto per farlo. A pochi metri dalla capitale orientale della Grande Mela, c’è quella che una volta era una delle zone più europee di Manhattan: Little Italy.

“A pochi metri dalla capitale orientale della Grande Mela, c’è quella che una volta era una delle zone più europee di Manhattan: Little Italy.”

L’ondata migratoria della fine del diciannovesimo secolo verso gli Stati Uniti non risparmiò l’Italia, un Paese tra i più sovraffollati d’Europa, che era appena riuscito ad unificarsi. Dopo anni di lotte interne, che non sembravano dar tregua, e una situazione economica tra le peggiori, migliaia di persone, soprattutto provenienti dal sud, decisero di compiere un viaggio oltreoceano per cercare fortuna e lavoro. L’unione fa la forza e i migranti italiani, così come quelli cinesi, si raggrupparono nel Lower East Side per fronteggiare il razzismo e darsi una mano a vicenda.

Little Italy contava, nel 1880, 20 mila persone e anche se dopo la Prima Guerra Mondiale i viaggi in nave erano diventati pericolosi per i civili, la popolazione arrivò ad oltre un milione negli anni Trenta. Benché il tasso di alfabetizzazione fosse estremamente alto, gli immigrati italiani si diedero da fare per trovare un impiego, gli uomini soprattutto come operai nel settore edile e le donne in quello tessile, e con il passare degli anni, vennero aperte molte attività in proprio che fecero conoscere le tradizioni, i profumi e i sapori italiani a quest’isola americana. Drogherie e ristoranti, sarti e barbieri popolarono Mulberry Street e le vie vicine, facendo nascere quella che oggi è una delle principali attrazioni turistiche di New York.

“Drogherie e ristoranti, sarti e barbieri popolarono Mulberry Street e le vie vicende, facendo nascere quella che oggi è una delle principali attrazioni turistiche di New York.”

Oggigiorno, gli americani di origine italiana in questa zona sono davvero pochissimi, molti si sono trasferiti a Brooklyn o a Staten Island (dove la popolazione italoamericana supera il 40%) e la Little Italy di oggi è solo un piccolo assaggio di quello che era un tempo. Chinatown, con la sua espansione esponenziale, ha inglobato gran parte di questo quartiere europeo, lasciando in vita solo Mulberry Street, con i suoi ristoranti dalle tovaglie a scacchi rosse e bianche e il profumo di pizza che esce da uno dei tanti locali rustici sparsi lungo la via.

Sceglierne uno è di sicuro un’impresa, i prezzi non variano di molto e nemmeno i menù: la cucina che prevale è quella meridionale, soprattutto campana, e a farla da padroni sono piatti di pasta al sugo e pizze. Lasciatevi guidare dai profumi e dall’istinto per scegliere in quale ristorante fermarvi ad assaporare Little Italy, alcuni, come la Toby’s Public House, vi cattureranno certamente grazie al loro stile semplice e le loro pizze che poco hanno da invidiare a quelle nostrane.

“…alcuni, come la Toby’s Public House, vi cattureranno certamente grazie al loro stile semplice e rustico e le loro pizze che poco hanno da invidiare a quelle nostrane.”

La Campania domina a Little Italy anche grazie a San Gennaro, patrono di Napoli e, in un certo senso, anche di questo quartiere di New York. Ogni anno, per dieci giorni, dopo la seconda settimana di Settembre, si celebra il San Gennaro Festival, che richiama moltissimi italoamericani e turisti e durante il quale si respira la vera atmosfera italiana nonostante i chilometri di distanza.

Parlando di festività, una chicca alquanto insolita che merita una visita è il Christmas in Little Italy: un negozio (di una catena statunitense) che vende oggetti legati al Natale, dalle classiche palline colorate, agli addobbi più eccentrici ed inusuali. Non appena varcata la soglia, verrete accolti da Jingle Bells e da alberi innevati decorati, e non importa se è maggio, qui è Natale tutto l’anno.

“…il Christmas in Little Italy: un negozio (di una catena statunitense) che vende oggetti legati al Natale, dalle classiche palline colorate, agli addobbi più eccentrici ed inusuali.”

La vera anima di Little Italy ora rivive solo nei ristoranti e quindi non bisogna aspettarsi un quartiere dove le persone parlano italiano lungo le strade, ma merita comunque una visita, soprattutto per un pranzo o una cena al volo se si ha nostalgia di casa. Questa zone vive grazie al suo passato e alle sue tradizioni, in una città che è continuamente proiettata verso il futuro, ma che conserva le sue origini in ogni angolo.

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MAPPA E INFO

La Toby’s Public House è aperta tutti i giorni: dalle 12.00 all’1.00 (dalla domenica al mercoledì) e dalle 12.00 alle 2.00 (dal giovedì al sabato). Si trova al numero 86 di Kenmare Street, all’angolo con Mulberry Street.

Il negozio Christmas in Little Italy, al 133 di Mulberry Street, è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 21.00.

Little Italy è facilmente raggiungibile con la metropolitana, prendendo la linea verde (6) con fermata a Spring Street (local), o la linea marrone (J) con fermata a Bowery (local). Si può inoltre arrivare a piedi da Chinatown (per scoprire qual è la metropolitana più comoda per raggiungere il quartiere orientale clicca qui).

Mappa Little Italy Martinaway

Per vedere altre foto di Little Italy clicca qui.



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