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Patate, cipolla, fritto

Creato il 24 luglio 2011 da The Old Pink Room
Dicevamo che ho anche mangiato, a Berlino.
I miei pasti sono stati un mix quasi letale dei tre ingredienti che vedete nel titolo, tutti insieme o presi singolarmente. Ho tentato in tutti i modi di evitarli, ma non c'è stato verso.
In ogni caso, prima sera: arrivata in Alexanderplatz alle ore 18.15, avevo una fame che mi sarei mangiata un bue muschiato. Solo che, insomma, era prestino. Madre: "Ma scusa, i tedeschi cenano presto, ceniamo anche noi". Solo che nessun tedesco stava cenando. Stavano grosso modo tutti bevendo delle birre da litro. Così, ci siamo avvicinate ad un chiosco meno impegnativo di un ristorante e, non si sa bene come, ci siamo trovate in mano questo:
Patate, cipolla, fritto
 Abbiamo ordinato a caso e ci hanno dato questo. Era buono. Era solo l'inizio.
Anche perchè alle otto avevamo di nuovo fame, per cui abbiamo pensato bene di mangiare una coppa di gelato enorme al Sony Center.
Il mattino dopo. Il buffet della colazione.
Io, davanti al buffet della colazione, torno bambina, voglio tutto, sono sovrastimolata. Così finisco col fare mischioni letali come latte e subito dopo succo d'arancia, poi anguria, pane e marmellata, una ciotola di cereali col latte freddo, frutti di bosco e vuoi non assaggiare quel pezzo di formaggio? Risultato: mal di stomaco.
I giorni successivi ho stilato un piano d'attacco e ho fatto colazioni più sensate. Un po' più sensate almeno.
Pranzo. Dicevamo cipolla, giusto?
Patate, cipolla, fritto
Voi pensate che non ci sia. Ma quell'insalata di patate è insidiosa. Meschina. Insomma, c'era più cipolla cruda che patate. Buona, eh. Ma l'ho digerita la sera durante la cena. Cena che doveva essere, non dico sana, ma quasi. Leggo nella Lonely Planet di questo locale "una vera e propria istituzione berlinese", dove servono solo la loro specialità, il mezzo pollo arrosto, meravigliosamente dorato e allevato secondo metodi naturali. Beh, mi sono detta, io lo voglio quel pollo. Così andiamo da Henne (trad.: pollo, appunto). Abbiamo aspettato, aspettato, aspettato ancora. Ma ormai eravamo sedute. Abbiamo mangiato altra insalata di patate nell'attesa. C'era solo quella di contorno. Oppure i crauti, che a me fanno schifissimo. Comunque, iniziano ad uscire dei polli e ad atterrare su altri tavoli. "Madre, a me non sembrano proprio arrosto sti polli. Sembrano troppo dorati, troppo."; erano FRITTI. Frittissimi. Una cosa favolosa. Il paradiso. Solo che, mezzo pollo fritto è davvero impegnativo e non ce l'ho fatta a finirlo, in fondo stavo ancora digerendo le cipolle del pranzo. Ma mi sono vergognata di me stessa.
Patate, cipolla, fritto
Dopo tre pasti consecutivi in cui ho mangiato roba fritta, a pranzo di mercoledì ho pensato di mangiare la prima cosa non fritta che mi capitava sotto agli occhi.
Patate, cipolla, fritto
Niente fritto, niente patate... avete capito, vero? oh sì, chili di cipolla. Tonnellate di cipolla. Che a me non è che faccia schifo, però, ad un certo punto basta.
Metteci anche un altro paio di wurstel, un'altra schnitzel, un paio di caramel frappuccino di Starbucks, due macarons (!) e mezza birra che Madre mi ha fatto mandare giù con la forza ("Che qui costa meno dell'acqua") e capirete che ho preso 32 chili in tre giorni e mezzo.
Adesso la mia dieta dovrebbe consistere in acqua e... acqua. Forse un po' di minestrone. Ho seriamente bisogno di depurarmi.
Vado a farmi una flebo di tè verde. Adios. Anzi, auf Wiedersehen!

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