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Patologie dei piedi e sofferenze psicofisiche.

Da Gaobi

Patologie dei piedi e sofferenze psicofisiche.Le patologie del piede sono al 90% di origine fortemente psicosomatica! L’essere impediti o parzialmente limitati nel camminare bene trovano una stretta relazione con quelle difficoltà o addiritura impossibilità di andare incontro a qualcuno o qualcosa che , in certi periodi della vita, sono invece azioni necessarie per il compimento del proprio destino e della sua comprensione. Ad esempio:

alluce valgo, si manifesta con lo spostamento dell’alluce verso il secondo dito che è costretto a piegarsi divenendo a martello per lasciargli spazio; questo spostamento è causato dall’aumento di volume dei capi ossei dell’articolazione metatarso falangea del primo dito, durante questo spostamento c’è un alternanza di dolore acuto, rossore, calore, e periodi di aumento della struttura delle ossa con conseguente rigidità articolare. La causa psicosomatica di questa patologia è il sovvracarico di responsabilità, sentirsi il mondo sulle spalle, preoccupazioni continue per la famiglia, il lavoro, l’ansia da prestazione, difficoltà a prendere decisioni, dubbi… è interessante sotolineare che questa patologia colpisce prevalentemente le donne. Il lavoro  del riflessologo in questo caso è di tenere sempre sfiammata questa zona lavorando attorno alla “cipolla” con un massaggio leggero e veloce; è interessante osservare la postura, quando ci si sente oppressi si cammina con la testa in avanti, la settima cervicale rimane così esposta a tutte le intemperie e tende a infiammarsi, contemporaneamente sulpiede, nella corrispondente zona riflessa inizia un processo di infiammazione con borsite, liquido sinoviale che genera dolore ed è questo l’inizio del valgismo.

tallonite, è spesso causata da conflitti mai risolti o viceversa da un legame eccessivo con la madre, quest ultima soprattutto se si presenta sul piede sinistro, , oppura la difficoltà di realzione con le donne, anche da parte delle donne stesse, in questo caso vedi piede destro; il lavoro del riflessologo è attenuare il dolore con una serie di trattamenti che varia da 6 a 8 da ripetere circa una volta alla settimana, si lavora tutta la zona del calcagno senza intervenire sull’area dolente che man mano sarà sempre minore,; si tratta  di sconfiggere il nemico senza che questo se ne renda conto, stando alla larga.

Unghia incarnita, ciascun dito del piede somatizza una sofferenza specifica per ogni tipo di emozione:

1^ dito, alluce, rappresenta il super controllo, 2^, 3^ dito, melluce e trillice, rappresenta la preoccupazione, la rimuginazione, 4^ dito, pondulo, rappresenta la rabbia, 5^ dito, mellino, rappresenta la paura e l’ansia. Perciò a seconda dell’unghia del dito colpito, vale la pena di fare una introspezione per divenire coscienti di quale è l’emozione che si sta manifestando. Il lavoro del riflessologo è di massaggiare sempre la base dell’unghia sofferente e di trattare gli organi  e i visceri corrispondenti che dominano queste emozioni con difficoltà; quando le unghie guariscono anche le emozioni ritrovano il giusto equilibrio.

Anche i traumi, frature, ematomi e ristagni linfatici sono spesso una necessità cui il nostro corpo-mente-spirito ricorre al fine di renderci parzialmente immobili per un certo periodo di tempo. Il nostro corpo e il nostro cervello ci stanno dicendo: rallenta, rifletti, ascoltati, prendi una pausa. I trattamenti di riflessologia del piede riescono a riabilitare la libertà di movimento, e questo, avviene di pari passo con la capacità della persona di riconoscere e di rimuovere quei blocchi mentali che hanno provocato un impedimento anche sul piano fisico.

In parte tratto da L’altra medicina, n.20

gaobi


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