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Patrick Modiano – Riduzione di pena

Creato il 23 dicembre 2011 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

Patrick Modiano – Riduzione di penaRecensione di Rossella Gaudenzi

Con tocco lieve ed elegante Patrick Modiano ci fa respirare a pieni polmoni l’aria di una banlieue parigina in bianco e nero. Con tocco lieve ed elegante rievoca i ricordi dell’infanzia e della giovinezza e li mette insieme a costruire Riduzione di pena, breve romanzo agrodolce.
Patrick Modiano è il bambino “Patoche”, cresciuto nei primi anni Cinquanta insieme al fratellino Rudy in un sonnolento sobborgo parigino non da un padre e una madre, bensì da bizzarre figure femminili, alla bell’e meglio: «Nella casa dove abitavamo noi due c’erano solo donne». Dove si trovano i genitori di Patoche? La madre è un’attrice costantemente in tournée e il padre è lontano per misteriosi affari, compare saltuariamente a far visita ai ragazzi il tempo necessario per portarli a pranzo alla locanda Robin des Bois. Annie la bionda, dolce e al contempo brutale, la piccola Hélène, claudicante ex cavallerizza e acrobata, Mathilde F., l’algida madre di Annie animano un’ampia casa ricoperta di edera e caprifoglio che apre le porte a personaggi fissi, in un viavai di visite, serate, nottate che non sfuggono allo sguardo e all’orecchio di Patoche: «Questo sorriso rimane, nella mia memoria, la principale caratteristica di Roger Vincent: aleggiava sempre sulle sue labbra. Roger Vincent era immerso in quel sorriso che non era gioviale ma distante, sognatore, e che lo avvolgeva come una nebbia molto leggera».
Sebbene l’infanzia ripercorsa da Modiano sia spezzettata, nomade, interrotta, non manca una ricerca dell’elemento magico, giocoso, incantato che è proprio della tenera età, qui rafforzato dalla condivisione delle gioie e dei dolori con il fratello Rudy: «Si tornava a scuola. Il maestro, dopo la ginnastica, ci faceva rastrellare le foglie morte nel cortile della ricreazione. Nel cortile di casa noi le lasciavamo cadere senza rastrellarle, e quelle prendevano un color ruggine che spiccava sul verde chiaro dell’automobilina da autoscontro. Questa sembrava essersi bloccata fino alla fine dei tempi in mezzo a una pista di foglie morte. Mio fratello e io ci siamo seduti nell’automobilina, e io mi appoggiavo al volante. Domani, avremmo scoperto un sistema per farla scivolare. Domani…  Sempre domani, come quelle visite rimandate di continuo, la notte, al castello de marchese di Caussade».
Il bambino Patoche vigila, prende appunti, registra ciò che accade: le situazioni atipiche senza apparenti spiegazioni, le apparizioni e sparizioni dell’umanità che lo circonda alle quali deve abituarsi in fretta. È un’infanzia fatta di scomparse repentine, quella di Patrick Modiano. Il bambino Patoche cresce. Nella gincana tortuosa che è il percorso della sua vita si ritrova da solo, ragazzo ventenne, in una penosa mansarda parigina dove tornano alcune figure, quasi fantasmi, del passato: «In fondo, era meglio che ci fosse quella ragazza, altrimenti avremmo parlato Jean D. e io. Non era facile, l’ho letto nel suo sguardo. Alle prime parole, saremmo stati come i burattini negli stand dei tirassegno che crollano quando la palla colpisce il punto sensibile. Annie, la piccola Hélène, Roger Vincent erano certamente finiti in prigione… Io avevo perso mio fratello. Il filo era stato spezzato. Un filo tessuto da un ragno».
Riduzione di pena narra di un’umanità funambola con la forza dell’alta letteratura, in una lingua preziosa nel suo periodare breve, asciutto, in cui non viene perso il gusto per il particolare.
L’opera è arricchita da un’intervista all’autore di Maryline Heck. Attendiamo un seguito della produzione di Modiano: per Lantana editore usciranno nel 2012 Fiori di rovina e Primavera da cani, due brevi romanzi a chiudere, con Riduzione di pena, un’ideale trilogia.

Nota sull’autore
Patrick Modiano (Boulogne-Billancourt, 1945) è uno degli autori francesi più importanti del XX secolo. Ha esordito nel 1968 con La place de l’Etoile cui hanno fatto seguito, tra gli altri, La ronde de nuit, Rue des Boutiques obscures (premio Goncourt), Quartier perdu, Voyage de noces, Un cirque passe. È sceneggiatore del film di Louis Malle Cognome e nome: Lacombe Lucien. In Italia è edito da Einaudi, Guanda, Lantana.

Patrick Modiano, Riduzione di pena
traduzione di Maruzza Loria
Lantana, 2011
pp. 128, euro 13,50


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