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Pattinaggio di Figura: Giada Russo e l’arte del pattinaggio

Creato il 16 dicembre 2015 da Sportduepuntozero

Il pattinaggio di figura è un’arte e i disegni che Giada Russo traccia quando si muove sul ghiaccio sono veri e propri capolavori. Vola con leggerezza, si solleva dalla superficie, volteggia e vi ricade dolcemente, interpretando la musica che accompagna i suoi gesti, complessi ma assolutamente naturali. Giada ha 18 anni e quasi 15 li ha trascorsi pattinando. All’inizio la domenica insieme ai genitori – che, come per uno scherzo del destino, si sono conosciuti proprio su una pista di ghiaccio – poi tre o quattro volte a settimana; oggi diverse ore ogni giorno. Per questo riesce a rendere ogni movimento così semplice, ma non solo: “pattino per me stessa, perché mi piace e mi diverte” afferma. Non esiste il pubblico, non esiste il palazzetto, quando Giada Russo è in pista ci sono soltanto lei, i pattini e la musica. In questo mondo si rilassa e si sente a casa; ecco perché nella sua giovane carriera ha già vinto tanto.

L’atmosfera è così piena di magia che chi la guarda non pensa al grande lavoro che un pattinatore agonista deve sostenere. Preparazione atletica, allenamento sul ghiaccio e fuori, lezioni di danza per migliorare espressione e movimenti. Impegno e sacrifici; ricerca della perfezione. “Buona parte della giornata la trascorro in pista o al palazzetto, frequento una scuola serale e studio nei momenti di pausa” racconta Giada, “ma tutto questo non mi pesa più di tanto perché il mio sport è anche la mia grande passione”.

I suoi allenatori all’Ice Club Torino sono Edoardo De Bernardis e Claudia Masoero; una seconda famiglia per Giada, che è seguita anche da un’insegnante di danza e ha una sarta “di fiducia” per i costumi. Edoardo, tecnico di fama internazionale, è anche il suo coreografo. Con questo staff ha conquistato titoli e medaglie nazionali – tra cui i Campionati Italiani juniores del 2012 e gli Assoluti dello scorso anno, proprio a Torino – e ha partecipato a Europei, Mondiali e vari meeting internazionali. Alle porte c’è una nuova sfida: confermarsi agli Assoluti, in programma al Palavela nei prossimi giorni.

Era poco più che una bambina Giada, quando a Torino arrivarono le Olimpiadi Invernali. A pochi passi da lei vide Plushenko e Carolina Kostner, suoi miti da sempre per la loro eleganza e perfezione, per la loro arte. Qualche anno dopo in azzurro ebbe anche modo di conoscere e di diventare amica di Carolina Kostner, ancora oggi un punto di riferimento. Di cui un giorno, continuando a lavorare con questa passione, potrà raccoglierne l’eredità.


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