PAVIA. Faldini (Lista Civica) “Delibera solo simbolica e il sindaco si limiterà a mandare tre letterine al ministro e ai due presidenti di Camera e Senato”

PAVIA. “Quello di ieri sera era un piccolo grande cavallo di Troia che non nitrisce e non scalpita e che ha solo un mero valore simbolico per tutte le persone che chiedono di equiparare la loro idea di matrimonio a quella sacra e normale che da sempre è esistita”. Così commenta il capogruppo della Lista Civica Rodolfo Faldini all’indomani del consiglio che ha discusso in merito al riconoscimento del matrimonio fra persone dello stesso sesso celebrato all’estero. Una discussione  accompagnata dalle parole del sindaco Depaoli che ha espresso l’intenzione di pretendere una risposta dal Ministro. (vedi articolo) 
“In realtà – spiega Faldini entrando nel dettaglio e postando il commento anche su Facebook - con la mozione presentata dal consigliere Polizzi ed approvata ieri dal consiglio comunale con 20 voti a favore e 10 contrari si decide di chiedere al Ministero dell'Interno come comportarsi di fronte alla richiesta di trascrizione di matrimonio contratto all'estero da due persone di medesimo sesso. In più chi ha votato a favore ha deciso di chiedere al Parlamento di rispondere all'invito formulato dalla Corte Costituzionale per approvare una disciplina di carattere generalefinalizzata a regolare i diritti e i doveri delle coppie dello stesso sesso”. Dunque non è ancora definito nulla e soprattutto appare quanto mai una decisione solo di facciata, fa capire Faldini “Quanto s'e deciso è ben differente da quanto si vuol far credere – replica Faldini -. Il sindaco farà tre letterine: una al Ministro e due ai Presidenti di Camera e Senato. Tutto qua. Chi si preoccupa stia tranquillo, i matrimoni celebrati all'estero non possono ancora essere trascritti dal Comune di Pavia. E per la cronaca, l'opposizione di centrodestra ha votato contro la mozione, mentre la maggioranza di centrosinistra, unitamente al movimento cinque stelle ha votato a favore con l'eccezione dei consiglieri Palumbo e Brendolise".  “Ad ogni buon conto in 3 minuti di intervento è difficile esprimere compiutamente tutto quanto si pensa – conclude il capogruppo Faldini -. Inoltre la discussione è rimandata alla prossima delibera sulla istituzione del registro delle coppie di fatto. Stanno attaccando un sistema e quanto previsto da tradizione e dalla natura. È un attacco al quale risponderemo con la forza della natura e della ragione. Qui finisce solo il primo round con una mozione che non dice niente e che non impegna neanche politicamente il Comune di Pavia. È una semplice richiesta che si fa a ministro e parlamento. In maniera surrettizia e subdola si sta cercando di smontare l’ordine naturale di istituzioni come il matrimonio che garantiscono per i frutti che questo produce, la sopravvivenza fisica e morale della nostra società. Se tutto diventa matrimonio in nome dell'amore dobbiamo prevedere anche matrimoni con animali o con più persone?”