Magazine Informazione regionale

PAVIA. Il Centro Storico è un patrimonio di tutti. Interessante il dibattito di ieri sera al Broletto.

Creato il 28 febbraio 2015 da Agipapress
PAVIA. Il Centro Storico è un patrimonio di tutti. Interessante il dibattito di ieri sera al Broletto. "Il centro storico è patrimonio di tutti: chiunque ha diritto a pulizia, ordine e sicurezza". Questa la premessa dell'incontro organizzato ieri sera dal Comitato Centro Storico presso la sala conferenze del Broletto. La discussione è stata anticipata da alcuni dati statistici: 1800 pavesi dai 38 ai 46 anni sono stati intervistati sull'importanza del made in Italy: il 47% di loro ha dichiarato che sarebbe disposto a spendere più di quanto non facciano attualmente per una maggior qualità dei prodotti acquistati. 
Ulteriori tematiche emerse durante queste interviste sono la sensazione di poca sicurezza in città e la poca chiarezza sulle norme che regolano gli esercizi commerciali. "Il Comitato Centro Storico è nato nel 2011 per tutelare i diritti dei commercianti - ha ricordato Edoardo Janco segretario del comitato -. Tutti abbiamo il diritto e il dovere di contribuire al mantenimento del centro storico, che si sta spogliando di molte attività commerciali. Il danno non è solo in termini economici: lo spopolamento del cento ha comportato un abbassamento del livello di sicurezza. Possiamo prendercela con la grande distribuzione, con i mercatini, con gli abusivi, ma finché non si creano nuovi posti di lavoro, questa situazione non avrà fine. Siamo qui stasera per avere risposte dalla politica".  PAVIA. Il Centro Storico è un patrimonio di tutti. Interessante il dibattito di ieri sera al Broletto. Forse le risposte non sono arrivate, ma di sicuro le istituzioni hanno intavolato una riflessione costruttiva. "L'incontro di stasera è importante per avvicinare i cittadini alla politica e la politica ai cittadini - ha spiegato il consigliere regionale Angelo Ciocca - è fondamentale fare, ma non fare male. Il cittadino deve scegliere fra ragionamenti eleganti di fantasia o rozzi ma realistici. Le chiusure domenicali sono fondamentali: la domenica deve tornare a essere un tempo dedicato alla famiglia. Il nostro territorio di sicuro non deve ospitare un altro centro commerciale, a meno che non si auspichi la sua morte". E mentre a Pavia si fanno sempre più insistenti le voci sulla costruzione di un nuovo polo commerciale presso l'area dell'ex Necchi, Ciocca ribadisce la necessità di aiutare i piccoli negozi a risollevarsi dalla grave crisi che li ha colpiti. "Un territorio, per essere attrattivo, deve poter contare sulla partecipazione del tessuto di vicinato - ha aggiunto -. Regione Lombardia sosterrà il Comune di Pavia. Dobbiamo investire investire su ciò che già abbiamo e non su ciò che per noi non ha valore".  "Se vive il commercio vive la città - ha aggiunto il consigliere comunale Andrea Mitsiopolous -. Dopo il Carrefour, inaugurato alcuni anni fa dall'allora sindaco con tanto di fascia tricolore, dopo le voci su Albuzzano e Borgarello,ora queste dicerie insistenti sulla Necchi ci preoccupano molto. Il centro storico di Pavia deve diventare il volano economico per il rilancio della città, non solo in occasioni sporadiche di manifestazione più o meno riuscite. Urge salvaguardare le eccellenze locali, valorizzare l'appeal del centro storico elaborando un progetto che vada oltre il Duc e possa rivelarsi più utile ai commercianti. Si potrebbero costruire parcheggi interrati, o cercare partner privati che diano vita una rete di promozione del territorio. La giunta non può perdere tempo".  PAVIA. Il Centro Storico è un patrimonio di tutti. Interessante il dibattito di ieri sera al Broletto. L'impressione è che gli amministratori locali la pensino esattamente nello stesso modo.  "Per ridare vita al centro storico di Pavia bisogna puntare sul made in Italy - ammette il vicesindaco e assessore al commercio Angela Gregorini - operare diversamente non rende la nostra città attrattiva. Quando un amministratore è nuovo all'esperienza, come nel mio caso, si scontra con la burocrazia, che non immagina così difficile. Ci troviamo quest'anno con un disavanzo di 3 milioni di euro: promettere un taglio dei costi di settore è una bugia, ma possiamo lavorare insieme su diverse strategie. La discussione su un eventuale centro commerciale alla Necchi, esattamente come accaduto con la presunta moschea, è in controtendenza con l'opinione della giunta Depaoli, da sempre fermamente contraria al centro commerciale di Borgarello".  Le iniziative sporadiche da sole non possono di certo bastare. "Concepire la città solo dal punto di vista dei mercati non non ha molto senso - ha chiosato la Gregorini - Io concepisco solo il mercato tradizionalista in piazza Petrarca". a cura di Serena Baronchelli

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :